43 partner provenienti da 11 paesi europei, 18 casi studio e 9 comunità. Sono i numeri di Smartchain, il progetto volto alla promozione di filiere corte che avvicinano il produttore al consumatore grazie a modelli di business innovativi che migliorano e accrescono la competitività e la sostenibilità del sistema agroalimentare europeo. L’idea è quella di analizzare il sistema su cui le filiere corte si basano, svilupparne le potenzialità, studiarne gli effetti e i diversi fattori che concorrono alla loro realizzazione, valutare le interazioni tra tutti i soggetti coinvolti e infine individuare parametri che favoriscano produzioni sostenibili e sviluppo rurale. Tutte analisi a cui vengono sottoposti 18 casi studio che porteranno alla costituzione di costituite 9 comunità nazionali e un polo di innovazione in grado di attirare la partecipazione attiva degli stakeholder e generare idee innovative provenienti dal mercato. Sì, perché è il mercato che detta le regole e indirizza, ma sono le persone ad interpretarne le declinazioni nel modo più trasparente e sostenibile. Sarà interessante capire, a seconda del contesto di sviluppo della filiera, come cambiano i parametri di riferimento a cui gli stessi agricoltori e imprenditori sono chiamati ad ispirarsi grazie a seminari, workshop e momenti laboratoriali che proveranno a cambiare le loro prospettiva del valore. In quest’ottica sarà possibile attribuire ad ognuno, produttori in primis, il proprio posto all’interno della filiera. Per questo il progetto ha previsto la presenza di un questionario attraverso il quale sia possibile capire quali sono i fattori e le esigenze da cui le filiere corte possono svilupparsi.

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