Arginare la piaga delle infiltrazioni criminose, delle concussioni e degli sprechi di risorse pubbliche che infieriscono negativamente sullo sviluppo di un territorio. Sarà questo l’obiettivo del “Forum della legalità”, progetto ideato dal dipartimento sicurezza e legalità della Cgil di Bari. Convinti che l’evasione, la corruzione, e l’illegalità diffuse abbiano amplificato e generato distorsioni, distraendo risorse e impedendo la crescita, risulta necessaria l’esigenza di una lotta all’evasione, per interrompere i canali della criminalità e dunque far vincere la legalità. Bari vive la realtà di un agglomerato urbano difficile e ad alto rischio, dove l’illegalità è stata alimentata dalla recessione. Inoltre un sistema produttivo non può prescindere da questa importante infrastruttura indispensabile per captare nuovi investitori e per assicurare uno sviluppo continuativo di tutti i comparti dell’economia. Per questo la Cgil di Bari con il suo Dipartimento Sicurezza e Legalità, sarà impegnata nei prossimi mesi a costruire il forum della legalità con soggetti istituzionali, imprese, associazioni, sindacati. Sono circa 1.700 le aziende confiscate ai poteri criminali a cui vanno aggiunte più di 7.000 in fase di sequestro. Più di 80.000 sono le persone che hanno perso lavoro e reddito per le lacune dell’attuale normativa. In Puglia i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata sono ben 1.126 di cui 400 nella sola provincia di Bari. Alla luce di questi dati la nostra sfida nei prossimi mesi sarà quella di sconfiggere quel fenomeno che la Banca d’Italia definisce “endemico” del rapporto mafia-affari-politica, che porta il costo della corruzione, secondo le stime della Corte dei Conti, a 60 miliardi di euro. Così come risulta rilevante sia l’evasione fiscale, stimata intorno a 135 miliardi, sia il fatturato complessivo delle mafie stimato intorno a 200 miliardi. Un Paese che da oltre venti anni ha cercato in tutti i modi di svalorizzare il lavoro ed evitato di affrontare i veri nodi della crisi oltre alla scarsa volontà di combattere “le mafie” è un Paese destinato a soccombere. A tutto questo dobbiamo aggiungere il dirompente processo delle aziende e dei beni mobili ed immobili sequestrati alle mafie che rappresentano un patrimonio inestimabile da rendere fruttuoso. Si tratta di una grande questione nazionale che imporrebbe allo Stato di migliorare le attuali norme per rendere più efficace la capacità di contrasto alla criminalità organizzata. “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”. Giovanni Falcone   In allegato il programma completo della giornata: volantino]]>