Carmelo Rollo, con il responsabile Revisore e Soci, Pasquale Ferrante, ha incontrato commercianti, citadini, associazioni per promuovere uno nuovo strumento di valorizzazione e sviluppo per i piccoli territori. “Provate ad individuare i reali bisogni della vostra comunità – ha spiegato Rollo nel corso dell’incontro -. Serve guiardarsi negli occhi e parlarsi. La forza di una comunità sono le persone e il rapporto tra di esse. La cooperativa di comunità è un’impresa fatta di persone che promuovo il bene comune auto-orgnaizzandosi”. Il progetto, promosso da anni da Legacoop Puglia, ha portato alla realizzazione della prima cooperativa in Italia a Melpignano (Le), poi a Zollino. “E’ stato un progetto – ha sottolineato Carmelo Rollo – che ha convinto i nostri legislatori regionali, con una legge da poco approvata all’unanimità”. “La cooperativa di comunità – ha esordito Ferrante – è una forma strutturata di auto organizzazione da parte dei cittadini che si organizzano per intercettare meglio dei bisogni e confezionare una risposta. Per mantenere, per esempio, mantenere pulito un parco o una strada, fornire servizi domiciliari o accompagnare degli anziani. Nella cooperativa di comunità tali servizi trovano forma stabile, confezionata dalla stessa comunità e non dall’amministrazione pubblica. È uno strumento utile che si poggia su una forte rappresentatività della comunità, infatti, il numero dei soci è parametrato su alcune soglie. La legge – ha proseguito – prevede che per avere il riconoscimento della cooperativa di comunità per un territorio con oltre 5000 abitanti, deve aderire il 3% degli abitanti”. Una cooperativa di comunità nasce dal basso, dalla cittadinanza: sintetizza i bisogni delle persone attorno ad un’idea comune. “E’ un percorso che, oltre ad aggregare, deve influire sul raggiungimento di un risultato che abbia delle ripercussioni positive sulla comunità”. ]]>
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