Rehardwareing – ha commentato a margine il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo – : rimettere a nuovo strumenti informatici oramai dismessi per destinarli a persone in condizioni di difficoltà economica e sociale, significa ridurre il cosiddetto digital divide, favorendo inclusione sociale e integrazione”. “Abbiamo accolto con entusiasmo l’idea proposta dall’assessore Tomasicchio – spiega Tommaso Romagno – perché siamo certi che l’idea del software libero/open source sia quella più coerente per un progetto come Brand Gnu poiché permette ai cittadini di accedere liberamente alla conoscenza, prescindendo da tecnologie chiuse o da programmi proprietari. Rende gli utenti soggetti attivi dell’apprendimento grazie ad un approccio didattico non più verticale ma partecipato, in cui ognuno mette a disposizione ciò che conosce e, nel frattempo impara da chi gli sta accanto”.  ]]>