Vincenzo Tassinari, in merito all’imminente aumento dell’IVA di un punto percentuale. Dura  la denuncia da parte di una realtà della grande distribuzione italiana, forte di una quota di mercato del 18,4%,un fatturato di oltre 13 miliardi di euro, 1.474 strutture di vendita, oltre 56.900 addetti. “L’annunciato aumento dell’Iva, anche se di un solo punto percentuale, è una autentica calamità – denuncia Tassinari. Provocherà un ulteriore abbassamento dei consumi e comporterà un aggravio di circa 270 euro a famiglia che non sarà certo compensato dal mini taglio dell’Irpef”. “In tempi di recessione, è assolutamente controproducente e tale da generare esiti ancora più devastanti sul potere d’acquisto delle famiglie e sui consumi rispetto alla già complessa situazione attuale. Questo provvedimento, che inciderà sul 73% dell’intero paniere di spesa delle famiglie, si innesta in uno scenario negativo su cui incombe un aumento dell’inflazione che nel corso del 2013 avevamo stimato di circa il 5% e che in queste ultime settimane si è ulteriormente aggravato”, continua Tassinari. “Gli aumenti dei listini specie in materie prime rilevanti come i cereali, i latticini, il petrolio che impattano pesantemente sui costi  di produzione industriali e zootecnici sono una realtà con cui ci confrontiamo tutti i giorni.  Rimaniamo convinti – conclude – che, anziché una manovra di questo tipo, sarebbe necessaria un’altra che,compatibilmente con la tenuta dei costi, punti a sostenere i 20 milioni di famiglie a reddito basso, medio basso e medio, così da generare un rilancio dei consumi che sono un motore fondamentale per la ripresa della nostra economia”.]]>