E’ un significativo passo verso l’innovazione di processo e di promozione umana. Con l’approvazione di una legge che riconosce, promuove e sostiene le Cooperative di Comunità c’è la presa d’atto, da parte dei nostri amministratori regionali, delle opportunità che i territori e le persone possono generare, partendo dalle loro stesse risorse. L’esempio di Melpignano (Le) ha fatto scuola, in Puglia e nel Paese. Un modo concreto per valorizzare capitale umano e non solo, con uno strumento ‘anti-crisi’, soprattutto per i piccoli comuni”. Così il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, dopo l’approvazione, all’unanimità, da parte del Consiglio regionale pugliese, il 5 maggio 2014, della proposta di legge presentata dal gruppo del Partito Democratico. La legge è il risultato sinergico tra la politica regionale e Legacoop Puglia, come anche di Confcooperative e Agci Puglia(come Alleanza delle Cooperative Italiane-Puglia). “Con una legge siffatta – prosegue – si aiutano le persone a diventare i protagonisti del welfare del proprio territorio, con un riconoscimento anche giuridico a quanti vogliano intercettare i bisogni reali della propria Comunità e creare le condizioni per dare una risposta efficiente prosegue Rollo”. Secondo quanto prevede la proposta di legge, la Cooperativa di Comunità può porre in essere tutte le attività che rispondono ai bisogni che la comunità reputa prioritari, e in particolare, quelli che non si riescono a garantire diversamente. Gli obiettivi da perseguire possono essere, come si legge nel testo: “la valorizzazione turistica, il recupero dei beni ambientali e monumentali, il recupero delle produzioni tradizionali (agricole, pastorali, artigianali), il recupero delle tradizioni culturali, il miglioramento dell’arredo e dell’igiene dei luoghi comuni e la fornitura di servizi in supporto delle fasce deboli della popolazione”. Ragion per cui la Cooperativa può attivare la produzione di beni e servizi i quali, forniti in forma continuativa, possano incidere su elementi portanti della qualità della vita sociale ed economica. In particolare la Cooperativa può svolgere le seguenti attività: servizi socio-sanitari, servizi scolastici, servizi commerciali (bar, negozi, carburanti), servizi di comunicazione (posta, telefonia), servizi ambientali, piccole manutenzioni, animazione culturale. Ai fini di sostenere il processo e lo sviluppo delle cooperative, la legge prevede l’intervento da parte della Regione, attraverso finanziamenti agevolati, contributi in fondo capitale e in conto occupazione, attuati tutti nel rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuti dello Stato. Sono riconosciute “Cooperative di Comunità” le società cooperative costituite ai sensi dell’articolo 2311 del codice civile, che valorizzando le competenze della popolazione residente, delle tradizioni culturali e delle risorse territoriali perseguono lo scopo di soddisfare i bisogni della comunità locale. La “Cooperativa di Comunità” deve avere un numero di soci che, rispetto al totale della popolazione residente, deve rappresentare il 10% per i comuni fino a duemila e cinquecento abitanti, il 7% nei comuni fino a cinquemila abitanti ed il 3% laddove la popolazione supera la soglia dei cinquemila. La Cooperativa di Comunità è “volano concreto per le persone che, aggregandosi, intendono valorizzare il bene comune, migliorare la propria vita sociale, creare nuovo lavoro, anche a favore delle idee delle giovani e dei giovani che, coraggiosamente, vogliono rimanere lì dove sono nati”. “Per quel che riguarda i cooperatori pugliesi – conclude Carmelo Rollo -, oggi rappresenta un punto di ri-partenza straordinario. Per questo il nostro ringraziamento è rivolto al gruppo regionale del PD che ha proposto la Legge e a tutti i consiglieri e amministratori regionali che l’hanno condivisa e approvata. Ovvero il sindaco di Melpignano Ivan Stomeo e la sua Comunità. E’ soprattutto grazie ad essi se, oggi, possiamo fare affidamento, per la prima volta in Italia, su una legge regionale che disciplina la Cooperativa di Comunità”. In allegato la proposta di Legge Cooperative di comunità_Puglia]]>
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