Abbiamo tutti noi, cooperatrici e cooperatori, il dovere di sostenere anche finanziariamente le terre di Libera danneggiate da incendi dolosi e da atti vili che intendono fermare il lavoro dei tanti volontari impegnati in Puglia e non solo“. E’ l’invito del presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, rivolto alle cooperative e a tutti i soci, perchè sostengano la campagna di raccolta fondi straordinaria, organizzata da Legacoop. Piena adesione, dunque, da parte di Legacoop Puglia alla campagna di raccolta fondi “NOI. Cooperative e cooperatori a sostegno di Libera Terra”. L’ultimo grave fatto di cronaca si è verificato proprio in Puglia, ai terreni della cooperativa “Terre di Puglia” di Mesagne (Br), ove sono andati in cenere due campi da sei e quattro ettari distrutti, con non meno di duecento quintali di grano, per un totale di 15.000 euro perduti. “Risulta evidente il tentativo, da parte delle mafie – fa sapere il presidente di Legacoop, Giuliano Poletti -, di rendere il più difficile possibile e di arrestare il processo di crescita e sviluppo delle cooperative di Libera Terra che stanno dando lavoro a oltre 150 famiglie e raggiungendo importanti livelli di qualità produttiva e aziendale”. Questo è quanto accaduto dal 3 giugno ad oggi, come rende noto Poletti: nel territorio di Belpasso, nel catanese, l’incendio ha coinvolto circa 2.000 piante di agrumi varietà “Navelina” e “Tarocco” e circa 100 piante di ulivo varietà “Nocellara dell’Etna”, completamente restituite alla produttività e provviste di un nuovo impianto di irrigazione, dopo anni di completo abbandono. Per la cooperativa Beppe Montana – Libera Terra il danno economico stimato è di 100.000 euro. A Mesagne, nel brindisino, domenica 10 giugno, sono stati dati alle fiamme circa 6,5 ettari di grano della varietà autoctona “Senatore Cappelli” per una perdita complessiva di 150 quintali di materia prima. Inoltre sono andate completamente distrutte circa 1500 piante di pomodorino biologico varietà “Spotter” . Per la cooperativa Terre di Puglia – Libera Terra il danno economico stimato è di circa 15.000 euro. Infine nel trapanese, lunedì 12 giugno, sono stati incendiati 35 ettari di uliveti secolari varietà “Nocellara del Belice” nei terreni situati a Castelvetrano e Partanna, dopo che dieci giorni prima erano stati incendiati altri terreni. Complessivamente le piante di olivo danneggiate sono 3.800; di queste circa 550 sono distrutte. Il danno economico stimato è di € 350.000 (comprendente anche i costi per il ripristino dell’impianto irriguo) ma in realtà, trattandosi di ulivi secolari, il danno è incalcolabile. In allegato la brochure informativa con tutte le indicazioni per le eventuali adesioni: NOI Cooperative e cooperatori con Libera Terra ]]>
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