“Il 60% dei cittadini europei non mette mai piede in un teatro, in una biblioteca, in un museo. Questo dato, in Italia, raggiunge addirittura l’80 per cento. Dunque l’80% degli italiani non frequenta mai i luoghi della cultura e non necessariamente per motivi legati alle disagio economico o sociale. La cultura e ancora di più l’arte sono percepite come qualcosa di elitario, di vecchio, di accessorio, insomma di lontano dalla vita delle persone“. Da questi dati e considerazioni parte la riflessione per ricostruire, insieme a tutto il settore delle cooperative culturali, in Italia e in Puglia, un nuovo modo di fare cultura e di diffondere la stessa. Con proposte concrete anche agli Enti regionali e statali. Lo scorso 17 luglio, difatti, si è tenuto un incontro a Bologna, organizzato da Legacoop Culture, dal titolo ““TEATROCENTROCITTÀ”: una giornata di lavori per “ascoltare i dati e scambiare, proporre, inventare esperienze e pratiche, oltre che teorie e progetti, finalizzati a riportare quell’80% vicino alla fruizione culturale, senza che questo significhi abbassare il livello di qualità della produzione artistica e culturale”. Dalla Puglia, in particolare dal presidente di “Coopta” – Cooperative Teatrali Associate -, Nicola Marrone, è stata lanciata una valutazione, nonchè la presa d’atto dello stato paralisi del settore culturale. Anche per via di un taglio significativo al Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS). Un’analisi puntuale dello stato dell’arte, con la quale il presidente Marrone si pone specifici quesiti non solo all’Osservatorio nazionale dello Spettacolo, ma anche alle amministrazioni comunali, alle Regioni e al Ministero. Obiettivo finale è proprorre un piano di recupero e riqulificazione dello spettacolo dal vivo in Puglia. In allegato il testo completo: SPETTACOLO dal VIVO Progetto di recupero e riqualificazione_Marrone COOPTA]]>
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