Dal 23 al 25 ottobre a Faenza (RA), al Teatro Masini e in diversi altri luoghi della città, la prima edizione di “Cultura Impresa Festival”, promosso da Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura, ideato e organizzato da Cultura Popolare soc. coop., con il patrocinio e la presenza di molte realtà istituzionali ed il sostegno di diverse realtà economiche. L’idea del Festival è nata con l’intento, da parte della cooperativa, di costruire reti e relazioni con quanti si occupano di cultura, partendo dal mondo cooperativo. Un festival di e per le imprese culturali italiane, giovani e storiche, capace di affrontare il rapporto pubblico/privato nella gestione, tutela a valorizzazione del patrimonio culturale in generale, il ruolo delle fondazioni bancarie, il tema del volontariato e dell’associazionismo in ambito culturale che spesso da risorsa si trasforma in un competitor all’imprenditoria culturale, a scapito di sicurezza, qualità dell’offerta e continuità nei servizi. Per quest’anno, Cultura Popolare ha deciso di lanciare alcune domande, nell’ottica di costruire una sintesi insieme a quanti porteranno il loro contributo nelle giornate del festival, per arrivare alla costruzione di una open call alle imprese culturali di tutto il territorio nazionale. Ecco le domande: 1. Creatività e nuove prospettive: quali strumenti per rilanciare l’imprenditoria culturale? 2. Pubblico/privato un rapporto difficile: come ricostruirlo? 3. Il volontariato in ambito culturale: quali sinergie possibili? Risorsa o limite? 4. Prospettive europee: come fare dell’Italia un modello di imprenditoria culturale in Europa? Nelle giornate del Festival saranno previsti spazi, seminari, workshop, incontri con istituzioni, testimonianze ed eventi off. La città di Faenza parteciperà al festival che proseguirà in tutto il centro storico (locali, teatri, cinema, circoli artistici, musei privati e biblioteche). La tre giorni sarà un’occasione importante in questa fase delicata per l’economia e per il Paese, densa di cambiamenti e di sfide per i settori che operano all’interno delle Industrie Culturali e Creative per confrontarsi rispetto agli scenari economici e sociali dei prossimi anni. Si potrà, inoltre, meglio comprendere il ruolo “crescente” che l’impresa culturale dovrà saper conquistare in quanto elemento di crescita economica e di sviluppo sociale per i territori e come strumento per una maggiore capacità innovativa e competitiva da parte dei settori tradizionali di eccellenza dell’economia. Si tratta del numero “zero” di un’esperienza che potrebbe, se condivisa e se darà i risultati attesi, crescere nei prossimi anni come un appuntamento nazionale importante di riflessione sul ruolo e le opportunità prodotte dalla cultura per lo sviluppo, sul lavoro e le nuove competenze necessarie in questo settore, sulla necessità di costruire nuove reti ed una nuova dimensione europea nella produzione culturale. Secondo Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, nel suo intervento sul rapporto tra cultura e impresa, “Fare impresa e cultura oggi significa mettere insieme tante differenti realtà che si occupano di promozione, formazione e sociale, tre elementi inscindibili e importanti da proporre insieme”. Fonte: Legacoop Cultura]]>
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