La Cooperativa agricola fra Coltivatori di Apricena che a giugno scorso ha compiuto 45 anni, continua ad essere una realtà solida e punto di riferimento del territorio, nonostante una concorrenza sempre più competitiva e le generali difficoltà del settore agricolo.
La conferma in occasione dell’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio dell’esercizio sociale 2020, chiuso ancora una volta con il generale segno più, segnando un incremento del valore della produzione rispetto all’anno precedente. Si è passati infatti dai 20 milioni del 2019 ai 22 milioni di euro del 2020, con tutte le difficoltà di un anno segnato dall’emergenza sanitaria.
Con i suoi 20 dipendenti a tempo indeterminato, la Fra coltivatori leader in capitanata e in Italia nel settore della cerealicoltura e vocata alle produzioni di grano duro e orzo, conta 3113 soci di cui 1238 donne. Un dato affatto banale per una compagine societaria in un settore a vocazione prevalentemente maschile.
LA SVOLTA GREEN
La cooperativa non si è mai fatta trovare impreparata alle sfide che di volta in volta si sono presentate sul suo cammino, anche le più difficili. Dopo quella della trasparenza e della tracciabilità del prodotto vinta con il riconoscimento del rating di legalità dall’Autorità Garante della Concorrenza; dopo l’adesione alla rete del Lavoro Agricolo di qualità istituita dall’Inps; dopo l’istituzione di forme di flessibilità organizzativa come la Banca delle Ore per garantire ai lavoratori migliori tempi di conciliazione Vita-lavoro; e dopo essere stata tra le pochissime aziende in Italia ad aver stipulato una polizza anti-Covid per proteggere i dipendenti da eventuali rischi di contagio, la Fra Coltivatori di Apricena ha preso molto sul serio la sfida della questione ambientale. Nonostante un’attenzione sempre molto forte al tema, il 2020 è stato anche l’anno della svolta green. Con azioni concrete. E’ già visibile a tutti l’ammodernamento degli impianti di insilaggio che sta per essere completato e che risponde al duplice obiettivo di migliorare le capacità lavorative ma soprattutto con la digitalizzazione determina una riduzione delle emissioni di Co2 e dei consumi di energia.
“Abbiamo inoltre programmato – ha spiegato il presidente della Cooperativa Donato Luciani – la sostituzione dei carrelli elevatori a motori termici con quelli a motori elettrici con conseguente riduzione di emissioni Co2 e di altre sostanze inquinanti. Siamo dotati inoltre di un impianto fotovoltaico grazie al quale abbiamo tutta l’energia di cui abbiamo bisogno da fonti rinnovabili”.
“La Fra coltivatori di Apricena – ha ribadito Pasquale Ferrante, direttore di Legacoop Puglia intervenuto nell’assemblea – è una cooperativa che riesce a coniugare la sostenibilità imprenditoriale con la valorizzazione della produzione agricola realizzata garantendo lavoro non solo regolare ma che salvaguardia la dignità delle persone che lo svolgono e restituendone la valenza professionale. Un esempio di agricoltura svolta in armonia con i principi di sostenibilità e eticità propri della cooperazione”.