Una è titolare di un’azienda agricola, un’altra produce lavanda, un’altra ancora ha 25 anni, una laurea in economia in tasca e gestisce un orto laboratorio, alleva 250 galline e sogna una masseria didattica. C’è chi ha una libreria e con il progetto “Confabulare open air” promuove comunità di lettori e trekking letterari sull’alta Murgia. Chi è un’operatrice culturale che promuove il paesaggio, la biodiversità il turismo lento, la produzione agricola locale e la cultura rurale, chi una cooperatrice di una comunità di recupero di tossicodipendenti che ha messo su un orto ed un laboratorio di trasformazione per dare ai ragazzi una prospettiva di futuro; chi si occupa di ambiente ma ha affinato competenze nel sociale.
Sono le sette le donne innovative che hanno partecipato al primo meeting del Living Lab e associato focus group del progetto triennale Grass Ceiling – Gender Equality in Rural and Agricultural Innovation System per l’empowerment delle donne nelle aree rurali che contribuirà a realizzare la strategia UE per l’uguaglianza di genere. Partner italiani del progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe, Legacoop Puglia e Ciheam Bari. Ad affiancare l’Italia in Grass Ceiling altri 8 Paesi partner dell’Unione: Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Lituania, Croazia, Spagna, Svezia, Regno Unito.
Ad ospitare il primo living lab e focus group è stata l’azienda agricola di Bitonto dove le 7 donne innovatrici, tutte appartenenti al bio-distretto delle Lame – che collabora al progetto con il supporto di Raffaella Bucci – si sono incontrate per lavorare sul rafforzamento del sé, della propria identità, per accrescere la consapevolezza e la forza del cambiamento di cui sono già portatrici. Hanno lavorato sugli ostacoli, sulle criticità, sui pregiudizi, ma in un’ottica “costruttiva” di cambiamento. E lo hanno fatto giocando con i Lego, i mattoncini usati dai bambini per costruire sogni e osare fin dove li porta la fantasia. Così le partecipanti al progetto, munite di un kit di costruzioni hanno provato in una giornata a rompere il “soffitto di erba” (grass ceiling) mettendo in connessione mani e cervello con la tecnica del dare un senso alle cose mentre le costruiamo. “Nel living lab – ha spiegato Katia De Luca referente del progetto di Legacoop Puglia – abbiamo lavorato sull’identità di innovatrici attraverso la metodologia del Lego Serious Play, in cui, con i mattoncini, si costruiscono simboli e metafore delle proprie esperienze e rappresentazioni, rafforzando la consapevolezza di sé come attrici di cambiamento e innovazione nel proprio contesto e nella propria comunità”.
“In Italia, – ha aggiunto Patrizia Pugliese referente progetto del Ciheam Bari – si è partiti dall’ascolto delle donne del Bio-Distretto delle Lame, un contesto fertile di iniziative interessanti gestite al femminile, che si è mostrato sin da subito aperto e interessato ad un confronto critico e partecipativo sulle tematiche di genere”.
Un laboratorio che ha divertito le partecipanti mettendo al tempo stesso in rete bisogni, suggestioni, criticità, insicurezze e idee su come continuare il percorso di innovazione iniziato ognuna nella sua attività. Appuntamento al prossimo living lab.