Giuliano Poletti. Tanti, tantissimi under 40, studenti, lavoratori, professionisti, giovani imprenditori, faccia a faccia con il Ministro. Insieme a una delegazione dei lavoratori ex LSU (lavoratori socialmente utili), dipendenti di società pubbliche locali, e a un gruppo d’insegnanti “vittime” della Riforma Fornero. Tutti presenti, lunedì 7 luglio, per dirgli “Così stanno le cose” in Puglia, dal titolo dell’evento organizzato alle Officine Cantelmo di Lecce da Legacoop Puglia e Generazioni, coordinamento dei giovani cooperatori pugliesi under 40. L’incontro è stato organizzato, altresì, insieme alle associazioni “Terra del Fuoco”, “Obiettivo Studenti”, “Il formicaio” e la cooperativa Officine Cantelmo, importante incubatore d’impresa della città di Lecce, la quale è candidata a capitale europea della Cultura 2019. “I giovani pugliesi, oltre a raccontarmi i loro problemi e le loro difficoltà – ha spiegato, ai margini dell’incontro, il Ministro Poletti – , mi hanno dato il senso di una grande energia, di una disponibilità a mettersi in gioco che non vanno deluse. Hanno così rafforzato la mia convinzione che dobbiamo proseguire il nostro impegno per determinare le condizioni migliori per dare spazio alla loro voglia di fare, al loro protagonismo”. Un incontro aperto a tutti, dove i protagonisti sono stati i ragazzi e le ragazze, con le loro difficoltà, per esempio, ad entrare nel mondo del lavoro, con un modello di flessibilità d’impiego che spesso viene avvertito da loro stessi precarietà: “da Treu a Biagi, dalla Fornero al Job Act di Renzi la disoccupazione è aumentata”, commenta una studentessa di Ingegneria. “Allora – ha chiesto al Ministro – perché continuare con questo genere di politiche?”. Con blocchetto e penna in mano, prendendo appunti, Poletti ha detto: “il lavoro non viene a prelevare i giovani da casa. Serve svecchiare politiche oramai desuete”. Giuliano Poletti ha parlato di “buona e cattiva flessibilità”. Occorre tutelare “la buona come le partite iva vere e contrastare quella cattiva, come le partite iva fasulle”. Immancabili i riferimenti, da parte del Ministro, allo Youth Garantee, ovvero Garanzia Giovani, dedicato ai “Neet”, per favorire l’occupabilità e l’avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro. I giovani, con le loro domande e istanze, “hanno così rafforzato la mia convinzione – ha commentato – che dobbiamo proseguire il nostro impegno per determinare le condizioni migliori per dare spazio alla loro voglia di fare, al loro protagonismo. Per questo occorre, soprattutto, un deciso spostamento dell’asse dalle politiche passive alle politiche attive per il lavoro”, ha aggiunto. È l’obiettivo che ispira Garanzia Giovani, “il primo banco di prova della capacità del nostro paese di sperimentare politiche attive per il lavoro su larga scala. Di stimolare la partecipazione attiva degli under 30 che non studiano e non lavorano per offrire loro un ventaglio di opportunità. L’andamento dei primi due mesi del piano, con 110.000 giovani che hanno già aderito, ci conforta della bontà della nostra scelta e motiva la nostra proposta ai partner comunitari di renderlo una misura strutturale, che vada oltre i due anni di durata oggi previsti”. “Accanto a questo – ha proseguito -, vogliamo favorire un più stretto rapporto tra scuola e lavoro: con un recente decreto interministeriale abbiamo reso possibile l’alternanza scuola-lavoro per gli studenti dell’ultimo biennio delle superiori. Senza dimenticare le recenti agevolazioni per le start-up innovative, che possono ora beneficiare di un’ulteriore riduzione degli oneri legati all’attività d’impresa. Siamo naturalmente consapevoli che per far aumentare le opportunità di lavoro serve una ripresa dell’economia. Per questo abbiamo messo la crescita e l’occupazione come priorità del semestre di presidenza italiana dell’UE. Ci impegneremo, con il consenso dei partner, per tradurle in politiche concrete in tempi rapidi. L’Italia, e l’Europa, non possono più aspettare”. All’evento ha preso parte anche il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, con il gruppo dell’Esecutivo Generazioni Puglia che ha gestito il dibattito, tra cui la Katia De Luca, moderatrice, insieme a Vito Fusillo, Tommaso Romagno, Sabrina Signorile e Anna Memoli. “Un momento straordinario, inteso come non ordinario, di confronto e ascolto diretto – ha commentato Rollo -, di discussione e di racconto, altresì, delle buone pratiche di lavoro e impresa della nostra Regione, promosse da ragazzi e ragazze. Tantissime le domande pervenute e, considerata l’ampia partecipazione, è emerso, anche grazie alla grande disponibilità del Ministro Poletti, il bisogno dei giovani di ascoltare, ma soprattutto di essere ascoltati. Di sentirsi veri protagonisti di se stessi e del proprio futuro”. Altro tema affrontato, nel corso dell’evento, l’”autoimprenditorialità”, ovvero la capacità di accogliere la sfida del cambiamento e creare nuove opportunità per sé e per gli altri, “in risposta alla crisi che incombe”. Lo ha ribadito Poletti, da ex cooperatore, e lo hanno dimostrato le testimonianze di giovani cooperative pugliesi, che hanno raccontato la loro storia d’impresa: Paz Lab di Lecce, giovane studio creativo e di comunicazione, Reharwareing di Bari, cooperativa che rigenera pc in disuso, CoolClub, che organizza eventi, e Officine Cantelmo, centro giovanile di riferimento nel panorama leccese e non solo Sul sito web www.generazionipuglia.it con l’hashtag #seituilministro gli organizzatori dell’evento hanno raccolto le domande da rivolgere al Ministro. Nonostante il guasto aereo e un ritardo di più di tre ore il Ministro Poletti ha garantito la sua presenza e una disponibilità che, come emerso dai commenti di un giovane studente, “ci fa sperare nel cambiamento”. Della politica e del futuro dei giovani.]]>
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