La convenzione servirà a regolare i rapporti tra il sistema bancario e i quattro confidi pugliesi ai quali è stato destinato il fondo di garanzia da 50 milioni di euro. Oltre al sostegno agli investimenti e alla capitalizzazione delle imprese, la convenzione garantirà il cosiddetto capitale circolante, cioè la liquidità necessaria alle aziende per affrontare le spese indispensabili a realizzare una fornitura, ad esempio il pagamento degli stipendi, l’acquisto delle scorte di materie prime o dei prodotti finiti, gli anticipi sulle fatture e sui contratti. È proprio il capitale circolante a rappresentare la criticità maggiore per le imprese. L’incontro nella sede dell’asessorato regionale segue quello per il protocollo sottoscritto il 16 luglio scorso tra la Regione Puglia, l’Abi Puglia e un gruppo di banche. Per effetto di quell’accordo, l’Abi Puglia si impegnava a promuovere nei confronti delle banche associate interventi a sostegno del capitale circolante, mentre le banche che avevano sottoscritto l’intesa, avrebbero incrementato i prestiti destinati alle piccole e medie imprese, in particolare se riferiti al capitale circolante. Il protocollo del 16 luglio fa parte della terza manovra anticrisi varata dalla Regione Puglia (“Quattro mosse contro il credit crunch”), che ha messo in campo attraverso tre bandi (tutti attivati), 100 milioni di euro per contrastare la stretta del credito. Fonte: Regione Puglia]]>
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