Confidustria  Bari e Bat, in via Amendola, 172/5, a Bari, nella sala del Consiglio generale, martedì 31 gennaio 2012. Un incontro programmato con e per gli operatori agro industriali e forestali, riuniti per un confronto, insieme alle associazioni di categoria, tra cui Legacoop Puglia. Alla presenza del presidente Sezione Energia della Direzione provinciale di Confindustria, Vincenzo Cicolella, di un delegato di Confagricoltura di Bari, e il presidente della Confederazione italiana agricoltori, Vito Nicola Scalera, si è discusso del decreto ministeriale del 13 dicembre 2011, analizzando vantaggi e criticità attuative del bando. Hanno partecipato alla riunione, in qualità di tecnici ed esperti del settore, l’amministratore delegato di “Promem”, Massimo Leone, il vice presidente del distretto “La nuova energia”, Enzo Tucci, e Piero Inglese, presente come referente Energia rinnovabile di Confcooperative (Bari). Tutti d’accordo nel considerare il bando limitativo rispetto alla realizzazione diffusa di impianti di biomasse a causa di uno dei limiti imposti. L’avviso, infatti, che finanzia la realizzazione di impiati di biomassse, conferisce contributi a quelli che abbiano una potenza al di sopra di un 1mega e inferire a 4 mega. “E’ più conveniente per i soggeti interessati fare impianti di minore portata, anche senza alcun finanziamento”, ha sottolineato il dott. Leone, condividendo le opinioni di molti presenti. Il bando eroga contributi per un totale di 100 milioni di euro: nello specifico, sono finanziabili progetti da un minimo di 2 milioni a un massimo di 25 milioni di euro. Altra difficoltà imposta dall’intervento riguarda, per tutti, come per uno dei referenti di Legacoop puglia, avvocato Massimiliano Maggio (presente all’incontro), i termini temporali ratificati per la costituzione degli impianti. Difatti, si calcola un lasso di tempo massimo di 24 mesi: “un vincolo temporale esiguo, – ha fatto sapere Maggio -, considerando, invece, molto più ampio quello della Regione relativo alla concessione delle autorizzazioni”. Ma, come decreto ministeriale, una qualsiasi modifica al bando è, oramai, esclusa. “Legacoop Puglia – ha reso noto Maggio-, nonostante le difficoltà oggettive del bando, relative alla modalità di accesso, intende sensibilizzare e coinvolgere le cooperative agricole, aderenti all’associazione, all’interno del ciclo produttivo. Questo perché – ha concluso – è necessario che ritornino ad essere protagoniste dell’intera filiera, come soggetti imprescindibili rispetto alla produzione e valorizzazione di energia da biomasse”.]]>