Legacoop Puglia, dal titolo “Sviluppo dei diritti umani in Albania in favore della popolazione Rom, Distretto Fier, formazione professionale nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani”. Sono stati presentati oggi a Bari, in una conferenza stampa nella sede dell’assessorato al Mediterraneo, i risultati di un corso di formazione per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani, destinato a cittadini rom e albanesi. “Un progetto di sviluppo per i cittadini di una piccola realtà albanese e una risorsa in più per il nostro territorio”: è il commento del presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, intervenuto insieme all’assessore regionale al Mediterraneo, Silvia Godelli, e all’assessore al Mezzogiorno e politiche comunitarie del comune di Bari, Gianluca Paparesta. Partito il 20 maggio 2010, il percorso formativo è stato realizzato con il sostegno della Regione Puglia, in partenariato con la Società igiene urbana “Amiu” di Bari, l’associazione educativa “Qendra Sociale Murialdo” e alcune autorità albanesi. Tra i relatori e protagonisti del progetto, il sindaco della municipalità albanese di Topoja (Fier), Orben Voja, i due coordinatori esperti del progetto, Vladimir Malo e Achille Sigliuzzo, e il responsabile della progettazione, Xhevahir Ngeqari. Con loro anche una piccola delegazione dei corsisti coinvolti. Sono stati, difatti, ammessi dieci giovani albanesi, tra cui due rom, fondamentale in un percorso di integrazione. Il traguardo più ambizioso che è stato raggiunto a fine progetto, è stata la creazione di un’associazione in Albania per gestire il servizio di raccolta differenziata attraverso l’utilizzo della piattaforma realizzata dagli stessi corsisti. Legacoop Puglia ha anche coadiuvato i lavori per predisporre uno statuto in conformità con la legislazione albanese. Ringraziando i presenti, in particolare l’assessore al Mediterraneo e il responsabile del coordinamento Servizi esterni dell’“Amiu”, Antonio Ventrella, il presidente di Legacoop Puglia ha sottolineato l’importanza dello strumento cooperativo con il quale è stato possibile portare avanti il progetto. “Siamo soddisfatti, perché abbiamo anche imparato molto dall’Albania. Su un territorio dove era difficile parlare di cooperazione, riteniamo che l’ultima parte del progetto, cioè quella di costituire un’associazione di persone, sia stata la scelta migliore per continuare i rapporti tra il territorio, le persone e la nostra organizzazione”. In una piccola comunità albanese di circa 8.500 anime, con una presenza di 250 unità rom, l’associazione nata a fine corso ha dato un prezioso “contributo all’integrazione”, come ha sottolineato soddisfatto il sindaco di Topoja, Orben Voja. La creazione di una piattaforma, inoltre, per la raccolta dei rifiuti differenziati, come quello ferroso, e ubicata in una precisa zona periferica, ha reso il servizio più snello ed efficace. Un contributo importante per l’ambiente, grazie alla formazione adeguata che i corsisti hanno ricevuto dai docenti esperti universitari e dell’azienda barese Amiu. La cooperazione, dunque, si dimostra ancora una volta un mezzo di sviluppo, che dà lavoro e dignità ai lavoratori, come emerso dalla testimonianza di uno dei corsisti. Perché “la formula cooperativa è, appunto, solidale e paritaria”, ha tenuto a precisare l’assessore Godelli. Per tutti, in particolare per il giovane sindaco albanese e per l’ingegnere responsabile della progettazione, l’augurio è che quello raggiunto sia solo uno dei tanti traguardi. Ma, soprattutto, una delle tante future collaborazioni tra la nostra Regione e l’Albania. “C’è tantissimo da fare in Albania, tanto da migliorare: infrastrutture turistiche, porti, lagune, risorse naturali da valorizzare”, ha ricordato Voja. “Speriamo in nuovi progetti, nuove collaborazioni”, ha concluso ringraziando nuovamente Legacoop Puglia, la Regione e l’Amiu. Il progetto è stato un vero e proprio scambio di conoscenze, di saperi, di operatività. Difatti, come ha precisato Ventrella, l’Amiu ha dato un contributo tecnico ai ragazzi relativo alla raccolta differenziata. Ma, “abbiamo anche noi imparato molto da loro, che ci hanno indicato da cosa iniziare: per esempio, dalla raccolta di materiale da valorizzare, come quello ferroso”. Legacoop Puglia e le nostre istituzioni regionali, hanno già da tempo costruito un ponte solido tra il tacco d’Italia e l’Albania, un virtuale “corridoio 8”, fatto di progetti, collaborazione, cooperazione e baratto di competenze ed esperienza.]]>