Dopo la Direzione nazionale di Lega Pesca, è convocata per il 6 luglio 2012 l’assemblea strardinaria per intraprendere una strategia d’azione che risollevi le sorti del settore. Il positivo via libera al  fermo pesca 2012, come si legge in una nota, non consente di abbassare la guardia rispetto all’urgenza di estendere ai lavoratori della pesca le tutele sociali della Cassa integrazione ordinaria, da cui la filiera ittica rimane l’unico settore produttivo escluso. Dopo la bocciatura in Senato, il passaggio alla Camera del Ddl Lavoro sarà sarà il traguardo di questa tutela sociale indispensabile per rispondere alla grave crisi produttiva e occupazionale che attraversa il settore. Preoccupa l’incertezza che ancora regna sulla copertura degli indennizzi del fermo per gli equipaggi, da garantire per il 2012 attraverso il ricorso alle risorse della Cassa integrazione in deroga. Lega Pesca auspica, a tal fine, che il Ministero del Lavoro convochi in tempi brevi l’incontro che le associazioni dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci Agrital, Federcoopesca/Confcooperative e Lega Pesca) e i Sindacati hanno richiesto da tempo per avere le certezze che il settore legittimamente invoca. Sulle modalità attuative del fermo, la Direzione nazionale di Lega Pesca ha accolto positivamente i risultati della difficile sintesi raggiunta, esprimendo particolare apprezzamento sulla profonda innovazione costituita dalle misure tecniche post-fermo. Per la prima volta in Adriatico l’attività della flotta di strascico e volante sarà ridotta stabilmente a 4 giorni alla settimana, anziché i consueti 5: si pescherà un giorno in meno, almeno fino all’attuazione del fermo pesca 2013, per garantire una maggiore tutela delle risorse e per la valorizzazione del prodotto. La circolare attuativa del fermo rappresenterà l’occasione per dirimere alcune questioni sollevate dagli operatori, con riferimento all’attività delle marinerie di confine e alla operatività entro limiti di distanza dalla costa delle imbarcazioni di quarta categoria. La convocazione dell’Assemblea straordinaria costituisce una tappa importante nel processo di riorganizzazione che Lega Pesca ha intrapreso, in linea con quello di Legacoop,  per adeguarsi e rispondere sempre più efficacemente ai nuovi bisogni che emergono da un settore in profonda trasformazione. Centralità delle imprese cooperative, ulteriore rafforzamento e specializzazione dei servizi, autonomia gestionale nei diversi livelli di articolazione associativa: sono queste le linee di indirizzo su cui Lega Pesca è pronta a impostare il  nuovo modello di governance dell’associazione.]]>