Ripartire da noi, dalle nostre forze, si può. Questa grave recessione progressiva ce lo impone e dobbiamo essere in grado di rispondere al cambiamento, proprio come stanno facendo, già da tempo, tutte le nostre cooperative. Per questo per il mondo della cooperazione il futuro è già iniziato”. Così il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, in occasione dell’Assemblea generale delle cooperative pugliesi, dal titolo “Cooperare è Innovare”,  che si è tenuta nel Palazzo della Camera di Commercio di Bari. Un appuntamento importante anche per la presentazione, nel corso dell’Assemblea, del comitato promotore di «Generazioni Puglia», che avvia i lavori per la costituzione del primo movimento di rappresentanza di giovani cooperatori delle strutture associative in Puglia, al fine di  “proporre quel necessario cambiamento e ricambio generazionale di cui solo i giovani sono portatori”, come ha sottolineato Marta Micheli, del coordinamento nazionale Generazioni, presenta come relatrice per raccontare la sua esperienza. Di fronte a lavoratori e cooperatori, insieme a rappresentati del mondo della politica pugliese, dell’associazionismo e dei sindacati, ha preso la parola anche il presidente nazionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI, che riunisce le tre organizzazioni cooperative, Legacoop, Agci e Confcooperative), Giuliano Poletti. In tema di occupazione e crescita economica il presidente Poletti, ai margini dell’incontro, ha sottolineato la necessità di “utilizzare molto di più la collaborazione, ovvero il protagonismo dei cittadini, l’economia solidale e sociale. Per creare posti di lavoro e per fare occupazione serve impresa”. “In Puglia – ha proseguito Poletti – c’è un’esperienza interessante in tema di occupazione giovanile, anche grazie alla politica regionale. E’ una regione, partendo dall’ambiente e dall’energia pulita, che ha mostrato di essere molto dinamica. Possiamo, con il mondo cooperativo, prendere le buone per l’occupazione femminile e giovanile, dialogando con l’esperienza pugliese e facendole diventare buone pratiche per il Piano nazionale del lavoro, per noi il campo di azione più importante”. Alla riunione sono intervenuti anche il giovane cooperatore, Davide Cisaria, il portavoce del comitato promotore di «Generazioni di Puglia», Vitandrea Marzano, e il docente di economia aziendale dell’Università del Salento, Francesco Giaccari. Quest’ultimo, in qualità di esperto di dinamiche economiche e organizzazione cooperativa, ha approfondito il progetto lungimirante delle “Cooperative di comunità”, ove gruppi di persone che vivono i medesimi territori si mettono insieme per costruire un’economia dell’autosufficienza. Proprio com’è accaduto a Melpignano, in provincia di Lecce, i cui cittadini sono diventati soci di una cooperativa, mettendo a disposizione i tetti delle proprie case per elargire energia elettrica all’intera comunità. Con un evidente risparmio energetico reinvestito in servizi sociali, come asili nido. “Le nostre cooperative, nei diversi settori, vivono, come tutte le altre forme d’impresa, una criticità congiunturale che non ha precedenti, ha denunciato Rollo. Da quelle di costruzione che, pur avendo retto sino ad oggi, grazie agli innumerevoli sacrifici dei propri soci, si trovano in una situazione di portafoglio lavori assolutamente ingeneroso e insufficiente per garantire serenità imprenditoriale e lavoro ai propri soci e lavoratori. Senza considerare le indegne gare a ribasso di cui son ancora e spesso vittime. Alle cooperative socio-assistenziali, ultimamente oggetto di querelle, a mio dire, ingiuste e inaccettabili, e vittime di tagli ingiustificati da parte del Governo.  Nonostante  servizi che erogano assolutamente necessari alle persone”. “In questi ultimi anni – ha proseguito-, le politiche regionali hanno stravolto positivamente il welfare regionale, con la  realizzazione di numerose infrastrutture e l’istituzione di nuovi servizi che hanno portato la Puglia in cima alle graduatorie nazionali e, in alcuni casi, europee. Oggi, invece, c’è il rischio che tutto questo venga vanificato da una logica perversa del taglio ingiustificato. Siamo assolutamente preoccupati, ad esempio, per le ricadute con le quali dovremmo confrontarci se dovesse essere mantenuta la disciplina del deliberato nuovo trattamento IVA e confermata dalla circolare della Agenzia delle Entrate”, per il quale Legacoop Puglia ha già informato i parlamentari pugliesi. Dall’Assemblea è emersa la viva convinzione che c’è bisogno del “cambiamento, del quale non si deve aver paura e che è simbolo tangibile del progresso”, ha dichiarato Rollo. “Il mondo della cooperazione ha mostrato e continuerà a farlo la piena collaborazione con le altre organizzazioni datoriali e sindacali, perché si assumano impegni reali nei confronti dei nostri lavoratori e delle nostre imprese”. Si tratta di un cambiamento che abbracci più settori, da quello delle costruzioni e dei servizi socio assistenziali, a quello dell’agricoltura e della pesca, passando per il mondo della cultura e dello spettacolo. Anche alla luce delle nostre proposte di cambiamento – ha sottolineato Rollo – accogliamo con speranza e fiducia l’impegno del comitato promotore «Generazioni di Puglia», in cui siano i giovani i veri protagonisti del futuro”. In tema di cambiamento, è intervenuto, nel corso dell’Assemblea, Davide Cisaria, testimone dell’esperienza da giovane cooperatore, che ha sollecitato la necessità di favorire il “ricambio generazionale nelle realtà d’impresa”. Per esempio con proposte di politiche attive che favoriscano l’inserimento lavorativo nel pieno e giusto riconoscimento delle tutele. “Parlo  della forma contrattuale a tutele progressive– ha sottolineato Cisaria –, che consentirebbe la possibilità di verificare la qualità del lavoratore dipendente, caricando gli oneri dello stesso sull’impresa in maniera progressiva”. Una forma di contratto, che, limitando gli oneri a carico dell’impresa, favorisce l’inserimento dei giovani  nel mondo del lavoro.]]>