Serve un “urgente intervento di controllo sull’anomalo mercato  delle olive da olio che si sta sviluppando in molti comuni pugliesi”. E’ quanto si legge nella missiva dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentare Puglia (composta da Legacoop, Confcooperative e Agci) indirizzata all’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni, e sottoscritta dai responsabili pugliesi, Angelo Petruzzella (Legacoop Agroalimentare), Vincenzo Patruno (Fedagri-Confcooperative), Angelo Candita (Agci-Agrital). “La ridotta produzione olivicola sull’intero territorio nazionale – emerge nella comunicazione -, sta concentrando nella nostra regione un considerevole numero d’improvvisati commercianti che si stanno accaparrando grandi quantità di olive la cui destinazione è poco definita”. “Le imprese cooperative associate alla nostra Organizzazione ci segnalano in molti comuni pugliesi l’attivazione di punti di compravendita (spesso mobili) di olive da olio gestiti da operatori di cui è legittimo dubitare il rispetto delle norme in materia fiscale e sanitaria”. “Abbiamo altresì forti dubbi sul rispetto da parte di questi operatori delle norme in materia di tracciabilità dei prodotti agroalimentari, creando, a nostro avviso, le premesse per la futura immissione sul mercato di olio di oliva di provenienza non certificata”. “Questo mercato anomalo – concludono le tre associazioni – sta naturalmente  avendo gravi ripercussione sull’attività delle Cooperative di trasformazione delle olive già in difficoltà per la ridotta produzione”. Di qui la richiesta, rivolta all’assessore Nardoni, di “allertare urgentemente tutti gli organi preposti ai controlli per una capillare verifica su questo allarmante fenomeno”.  ]]>