Un incontro urgente sul tema Xylella a Martano, lo scorso 24 aprile, dopo l’accertamento, nel comune salentino, del focolaio del patogeno che sta distruggendo gli ulivi. Una tavola rotonda che è stata, altresì, occasione per proporre strumenti di rilancio del settore olivicolo nel Salento, come l’istituzione della Banca della Terra. In una sala gremita di soci, ospitati nella sala lavorazione olive della coopertiva di Martano, si è tenuto l’incontro organizzato da Legacoop Puglia e dalla Cooperativa Agricola Nuova Generazione sull’emergenza Xylella . La tavola rotonda, moderata dal giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Tonio Tondo, è stata aperta dal presidente della cooperativa Agricola Nuova Generazione, Emilio Saracino, che ha sottolineato lo stato di grande sofferenza e di difficoltà che vivono le aziende olivicole e di rimando le cooperative in questo momento. Difficoltà ad affrontare una emergenza di così grandi dimensioni per la quale è indispensabile l’aiuto e il sostegno del Governo regionale, ma anche Nazionale e Comunitario e dei tecnici e ricercatori incaricati  di fornire le indicazioni per una efficace azione di contrasto alla epidemia. Saracino ha evidenziato il ruolo importante che potrebbe svolgere la cooperativa verso i suoi 1600 soci nell’organizzare in modo efficiente le azioni di contrasto “se solo fossero rimossi gli impedimenti normativi e burocratici che oggi impediscono lo svolgimento di questa azion. In questo senso un confronto con il Commissario Silletti sarebbe, secondo il presidente, particolarmente utile”. Sono quindi intervenuti direttore tecnico Codile Lecce, Vincenzo Parisi, e il  professore emerito di Patologia vegetale dell’Università degli Studi di Bari, Giovanni Martelli, i quali  hanno illustrato le caratteristiche e modalità di diffusione del patogeno, nonché le possibili azioni di contrasto individuate dalla ricerca scientifica, sottolineando la necessità di un rafforzamento della ricerca per combattere un patogeno complesso come la Xylella. A seguire il direttore Aree politiche sviluppo rurale della Regione Puglia, Gabriele Papa Pagliardini, che si è soffermato sull’azione messa in campo dalla Regione Puglia con il coinvolgendo sia del Ministero sia dell’Unione Europea, ma soprattutto sulla necessità che le aziende agricole svolgano correttamente quelle pratiche colturali che, al momento, sono le uniche che la comunità scientifica indica come efficaci per contrastare la diffusione del patogeno. Paglairdini ha, inoltre, ribadito l’impegno della Regione nell’individuare e attivare a breve, sfruttando anche gli strumenti del nuovo PSR,  forme di sostegno alle aziende agricole. Il vicepresidente nazionale di Legacoop Agroalimentare, Angelo Petruzzella, si è soffermato sullo stato di difficoltà che da anni vive il settore olivicolo, in generale, e, in modo particolare, quello dell’area salentina. Un settore con produzioni il cui valore non ripaga più il lavoro e l’impegno di migliaia di agricoltori che, in questi anni, hanno dovuto fare sacrifici personali per tenere in vita questa coltura. Sicuramente la frammentazione e la polverizzazione delle aziende agricole salentine (la gran parte di queste aziende ha una superficie agricola inferiore a tre ettari), come ha spiegato Petruzzella, ha storicamente rappresentato  uno dei principali ostacoli  a un processo di ammodernamento e sviluppo dell’olivicoltura salentina, che invece ha grandi potenzialità. Da qui l’annuncio della Istituzione in forma sperimentale della prima Banca della Terra in Puglia presso la Cooperativa Agricola Nuova Generazione. Una iniziativa che nasce con il supporto di Legacoop Agroalimentare Puglia e della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA). La Banca della Terra, già positivamente avviate da Legacoop Agroalimentare, in altre Regioni, rappresenta uno strumento per far incontrare l’ offerta di superfici agricole da parte di  proprietari che non vogliono o non possono più condurre, per vari motivi, i loro terreni e la domanda da parte di agricoltori , singoli o in forma cooperativa, soprattutto giovani, che invece hanno bisogno di superfici agricole per ampliare o avviare nuove aziende agricole di adeguate dimensioni . La Banca della Terra costituirà un catastino delle superfici agricole disponibili e fornirà assistenza tecnico-legale sulle forme contrattuali (esempio affitto)  per favorire l’accordo tra le parti E’ una forma semplice con la quale affrontare il fenomeno ormai vasto di superfici non adeguatamente coltivate o addirittura abbandonate da proprietari che non sono più nelle condizioni di gestirle, ma è anche lo strumento per  aumentare la dimensione aziendale per raggiungere un livello di efficienza in grado di fornire un reddito adeguato al conduttore e affrontare la sfida dell’innovazione.]]>