Una riflessione, ma soprattutto un momento per approfondire e saperne di più sul Nuovo Codice degli Appalti la cui efficacia è entrata in vigore dal 1^ luglio 2023. È stata questa la finalità dell’incontro organizzato da Legacoop Produzione e Servizi in collaborazione con Legacoop Puglia, per le cooperative aderenti. Novità, elementi rimasti immutati, criticità, dubbi sono stati snocciolati nelle relazioni tecniche che hanno messo in evidenza come il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici sia stato guidato da una ferma volontà del legislatore di conferire alla PA un potere discrezionale molto forte. Un’aspirazione del legislatore che se non accompagnata da una parallela riforma strutturale della PA, rischia di vanificare ogni sforzo di cambiamento.
Lo ha sottolineato Andrea Laguardia direttore Legacoop Produzione e Servizi che ha introdotto i lavori e fatto riferimento al grande problema delle stazioni appaltanti poco qualificate e bisognose oggi di essere all’altezza del nuovo codice. Che ad ogni buon conto contiene alcune importanti novità, come ha ribadito Daniele Branca, Resp. Uff. Legislativo e del lavoro Legacoop Produzione e servizi. Prima fra tutte l’introduzione per la prima volta dei principi in premessa al codice a rappresentare una dichiarazione di intenti che il legislatore ha voluto mettere nero su bianco. E tra gli intenti quello del “principio del risultato” che la pubblica amministrazione deve attenzionare prima ancora del principio di concorrenza, come avveniva nel vecchio codice. Affidato agli avvocati Luca Clarizio e Anna del Giudice di Nexima – Società tra Avvocati – RetePro di Legacoop Puglia, gli approfondimenti sugli illeciti professionali e le cause di esclusione dalle procedure di appalto, e sulla revisione dei prezzi, altra importante novità del Nuovo Codice come ha evidenziato l’avv. Del Giudice, insieme al ripristino della obbligatorietà della clausola di revisione ( che non nasce tanto a tutela dell’imprenditore quanto per garantire alla stazione appaltante una prestazione di qualità) e alla possibilità di rinegoziare il contratto in presenza di buona fede.
“L’illecito professionale – ha evidenziato Luca Clarizio – si colloca nel più ampio tema delle cause di esclusione dalle gare”. In particolare ha ricordato l’art. 94 nel quale sono riportate le cause di esclusione automatica (Reati gravi), l’Art 45 per le cause di esclusione non automatica e l’art. 96 per la disciplina dell’esclusione. Qualcosa cambia nel Nuovo Codice anche in materia di certificazione #parità di #genere. Ne ha parlato Shady Alizadeh di RetePro di Legacoop Puglia che tra le novità rispetto al vecchio codice ha evidenziato il sistema di premialità assegnato dalle stazioni appaltanti alle imprese che adottano azioni e politiche tese al raggiungimento della parità di genere attestato dal possesso della certificazione. Un sistema che sostituisce la vecchia attestazione rilasciata da un soggetto terzo e imparziale. Un cambiamento che ha sollevato non pochi dubbi.
“Il codice degli appalti- ha concluso Pasquale Ferrante, vicepresidente vicario di Legacoop Puglia e resp. in Puglia di Legacoop Produzione e Servizi – è sempre una normativa complessa che vive e si inserisce nel contesto temporale in cui viene emanata e richiede tempi di assimilazione prima di fare delle valutazioni compiute. Ciononostante dalle prime riflessioni, insieme alle criticità abbiamo visto anche lo spiraglio per far emergere quei livelli di qualità che il movimento cooperativo di Legacoop sa esprimere. Quindi avanti così e alziamo il livello della proposta. Nuove occasioni di confronto sono già in programma”.