La Regione Puglia torni sui suoi passi e recuperi la misura 4.2 (investimenti per la trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli) con risorse aggiuntive, trovi le forze per istruire anche le pratiche che riguardano questa misura.
Questa
la sintesi dell’incontro che l’Alleanza delle Cooperative ( Legacoop,
Confcooperative e Agci) ha tenuto questa mattina a Bari con i rappresentanti
delle cooperative e le imprese private dell’agroalimentare per spiegare loro le
ragioni delle scelte della Regione Puglia in materia di PSR, ma soprattutto per
CHIEDERE UNA VOLTA PER TUTTE LA SOLUZIONE DI UNA QUESTIONE CHE SI PROTRAE DA
OLTRE DUE ANNI.
La linea
è quella del NO secco alle scelte della Regione che sul Psr ha pesanti
responsabilità organizzative.
Due
i punti su cui dunque le cooperative e le imprese private fanno fronte comune.
Chiedono che la Regione Puglia dia
immediatamente risposte all’esigenza di risorse aggiuntive sulla misura 4.2 per
non vanificare gli investimenti fatti dalla imprese e che parallelamente si
proceda al lavoro di istruttoria delle pratiche.
A
far sentire con forza la loro voce i presidenti di tante cooperative pugliesi e
titolari di tante imprese private.
“Il
senso di profondo abbandono che il sistema agricolo pugliese avverte, non nasce
oggi. ricordano tanti operatori – noi
siamo stati già da un anno e mezzo fa presi in giro, in una serie di incontri
con il precedente assessore che ci invitava a spendere, promettendo la
pubblicazione della graduatoria almeno 4 o 5 volte. Noi come imprese – precisa
– abbiamo fatto gli investimenti NON in funzione del PSR. Li abbiamo fatti
perché da anni siamo impegnati in percorsi di crescita e sviluppo. Ma è chiaro
che oggi ci vediamo defraudati di strumenti che non sono della regione. Il PSR NON E’ DELLA REGIONE, il PSR È
DELL’UNIONE EUROPEA. Qualsiasi
amministratore con un miliardo da spendere si sarebbe organizzato per spenderli
e per spenderli tutti. Ora ci vogliono
togliere queste risorse che non sono loro. E’ un furto. Ci stanno togliendo
soldi che ci ha dato l’Unione Europea e che erano destinati a noi. Quello che
sta accadendo è gravissimo. Queste risorse sono state messe dall’UE,
nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria, a disposizione delle imprese
che rispondevano a certe linee guida dettate dalla PAC. Si tratta dunque di una
gravissima responsabilità in una regione che dovrebbe vivere di agricoltura!”
Così le conclusioni dei massimi esponenti regionali e nazionali dell’Alleanza delle Cooperative:
La Puglia non può permettersi il lusso in nessun modo di perdere neppure un solo euro e laddove avviene c’è una grossa responsabilità di questa Giunta. Non è possibile – hanno aggiunto – che a 40 giorni dalla scadenza per il raggiungimento del target di spesa ci accorgiamo che non ce la facciamo a recuperare queste risorse. Come la Regione debba farlo, non è un problema nostro”.
Si
chiede dunque alla politica un impegno
politico e soprattutto legislativo.
Il
Presidente e Assessore all’agricoltura Michele Emiliano porti in giunta
l’istanza di impegnare le risorse aggiuntive che hanno a disposizione
vincolandole alla misura 4.2 che, ricordano, è la misura che aggiunge valore al
prodotto pugliese essendo quella che riguarda la trasformazione e la
commercializzazione del prodotto che arriva
sulla tavola dell’utente finale.