Può una regione come la Puglia, strozzata, come tante altre, dal vincolo del Patto di Stabilità, continuare a garantire al meglio, con le esigue risorse disponibili, il diritto alla salute ai propri cittadini?  Nel convegno organizzato da Legacoop Puglia, in collaborazione con il Consorzio Nazionale Servizi, si è provato a dare una risposta con le testimonianze di buone pratiche e di modelli innovativi per la Pubblica Amministrazione. Ovvero su come si possano erogare servizi efficienti con sistemi innovativi, con un miglioramento degli standard di sicurezza, ottimizzazione dei consumi, ma, sopratutto, con un risparmio notevole della spesa. Alla Fiera del Levante, il 18 settembre 2013, si sono riuniti, nel padiglione della Regione Puglia, i dirigenti del Consorzio Nazionale Servizi, i rappresentati delle Asl pugliesi, e una delegazione delle principali cooperative pugliesi del settore produzione lavoro, per l’appuntamento su «Gli acquisti di beni e servizi della P.A.:best practices e modelli innovativi tra efficacia ed economicità». “La Regione Puglia è pronta ad accogliere sistemi innovativi ed efficenti di gestione con sistemi telematici avanzati”, ha esordito il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, presentando i due relatori: la dirigente dell’Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici dell’Emilia Romagna ItercentER, Barbara Cevegnini, l’ingegner Giorgio Pavesi dell’Ingegneria Biomedica del Santa Lucia Spa. Due testimonianze importanti di best practice nell’ambito dell’ottimizzazione dei processi di gestione sanitaria in un’ottica di efficienza e risparmio. Fondamentale la partecipazione dell’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, che ha apprezzato il confronto e accolto favorevolmente le esperienze raccontate nel corso del convegno. L’Agenzia, così come spiegato dalla Cevegnini di IntercentER, promuove sistemi innovativi soprattutto nel settore sanitario per una organizzazione innovativa, mettendo a disposizione sul territorio la sua esperienza”. La sua attività costituisce una nuova modalità per gestire, con centrali uniche, gli acquisti di beni e servizi attraverso strumenti telematici innovativi: “consente di razionalizzare la spesa, di ottimizzare il rapporto qualità prezzo, gestire e promuovere sistemi informatici di acquisto, valorizzare competenze altamente professionali da mettere a disposizione di regioni e imprese”. Nata con il fine di promuovere e sostenere il processo di ottimizzazione degli acquisti e di gestire la piattaforma tecnologica predisposta dalla Regione, l’Agenzia vanta l’attuazione di  gare dei farmaci  che “rappresentano un connubio tra competenze strategiche di IntercentER, le competenze di coordinamento e programmazione delle Aree Vaste e quelle tecnico farmacologiche delle Aziende Sanitarie”. Delle 5 iniziative di gara realizzate dal 2008 su alcune Aree Vaste è emerso “un risparmio ottenuto dai prezzi precedentemente pagati del 10% circa sul valore dei lotti aggiudicati per un importo complessivo di oltre 190 milioni di euro”. Altra importante testimonianza in tema di efficienza e qualità per l’acquisto di beni e servizi da parte della PA è quella dell’ingegner Pavesi della Biomedica Santa Lucia, che ha sperimentato un nuovo modo di gestione della logistica dei farmaci in ambito ospedaliero, nel dettaglio del farmaco e dei dispositivi monodose. La metodologia tradizionale, ha spiegato l’ingegnere, causa “problemi di elevate scorte e tanti oneri finanziari, con la difficoltà di pianificare gli acquisti”, nonché rischi clinici: “il 4% dei pazienti ospedalizzati va incontro alla cosiddetta Reazione avversa da farmaci (ADR, Advers drug reaction), con il conseguente prolungamento della ospedalizzazione e aumento della spesa diretta e indiretta”. Il farmaco monodose, invece, “consente la piena tracciabilità del medicinale sino al letto dell’ospedale del paziente”. Con una serie di vantaggi, come “l’abbattimento del rischio clinico, l’ottimizzazione della spesa, la riduzione delle scorte, il beneficio da un punto di vista logistico e organizzativo e la cosiddetta farmacovigilanza. Nonché diversi vantaggi in termini di innovazione e automazione dei reparti. L’assessore regionale al Welfare ha concluso definendo le due esperienze “la dimostrazione di come è possibile contenere la spesa, in modo intelligente”. Ed è il motivo per cui, ha aggiunto, “ho incoraggiato questo confronto”, da cui si capisce che, a volte, spending review e messa in sicurezza dei cittadini possono andare perfettamente di pari passo.]]>