“Una stangata pericolosa e inaudita per le centinaia di viaggiatori pugliesi che utilizzano la tratta Lecce-Milano. Siamo dalla parte dei consumatori, appoggiamo fermamente la «class action» pugliese, come la Federconsumatori Puglia e l’Adiconsum”. Dura la denuncia di Legacoop Puglia, appresa la notizia dell’aumento record dei biglietti ferroviari di Trenitalia. “Vogliamo spiegazioni immediate, urgenti e doverose da parte dell’azienda ferroviaria e, soprattutto, da parte delle istituzioni governative”, sottolinea il presidente della Lega delle cooperative pugliesi, Carmelo Rollo.   “Come movimento cooperativo, che tutela il mondo dell’imprenditoria, nonché i cittadini tutti, vessati da costi inauditi e costretti,ancora una volta, all’isolamento imposto dall’alto, chiediamo un intervento immediato”, denuncia Rollo. “Stiamo subendo, come regione, tagli a tratte importanti, aumenti dei costi, licenziamenti di personale: elementi che si riversano gravemente sulla nostra economia e il nostro sviluppo – precisa. Vogliamo manifestare all’azienda FSE e al Governo tutta la nostra disapprovazione. Siamo in un momento gravissimo ed è scellerato accanirsi  contro chi non può permettersi aerei personali o mezzi di trasporto diversi dal treno”. “Anche la forbice con cui si recidono tratte notturne è deleteria per chi è costretto a migrare per motivi di lavoro, per i tanti studenti squattrinati, disposti a intraprendere viaggi lunghi”. “Vorremmo ricordare all’ad di Trenitalia, Mauro Moretti, che, comunque, il servizio offerto non è adeguato ai prezzi imposti. Ci ritroviamo, come denunciato da tanti passeggeri e lavoratori pendolari, a dover viaggiare su sedili scomodi, in carrozze sporche”. “ Adesso basta con politiche becere e inutili che non considerano l’equità e l’appartenenza ad un Paese. Basta con forzature inaccettabili. Chiediamo l’attivazione di un tavolo permanente dove ci siano le forze politiche, le organizzazioni sociali, quelle datoriali e sindacali e tutti i rappresentanti degli enti locali. Questo non può rimanere il solito problema discusso e non risolto, non siamo più disponibili a subire in silenzio. Chiediamo alle amministrazioni regionali e nazionali che se ne facciano carico con responsabilità e con determinazione. Per una risoluzione immediata”.]]>