6 aprile 2012 scadranno le iscrizioni per l’invio dei campioni che verranno giudicati il 20 e 21 aprile prossimi a Bari. La cerimonia di premiazione, invece, è programmata il 5 maggio 2012 a Otranto, nel corso di un convegno internazionale al quale ha già assicurato la sua presenza il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania. La Puglia, secondo quanto emerso dall’esposizione vinicola veronese, rimane leader indiscussa nella produzione e vendita dei rosati.  “Oltre il 40% della produzione va in effetti localizzato nella nostra regione – ha sottolineato l’assessore regionale, Dario Stefàno – ma voglio ricordare come i rosati, per storia e tradizione, siano presenti in quasi tutto il territorio nazionale. E sono moltissime le denominazioni che includono nei loro disciplinari la tipologia rosato. Un motivo in più per puntare con sempre maggiore convinzione sui rosati italiani”. E’ quanto emerso dal dibattito che ha avuto luogo a “Vinitaly”, moderato da Gioacchino Bonsignore, curatore della rubrica “Gusto” del TG 5, che ha visto tra i suoi protagonisti, insieme all’assessore Stefàno e al presidente Nichi Vendola, Antonio Calò, presidente dell’Accademia della Vite e del Vino, Davide Gaeta, dell’Università di Economia di Verona, e il noto sommelier Alessandro Scorsone. Durante l’incontro è stato ricordato il tentativo, di appena qualche anno fa, dell’Unione Europea di cambiare le regole di produzione dei vini rosati autorizzando la miscela di rossi e bianchi. Una vicenda nella quale la Puglia, come si legge in una nota, ha svolto un ruolo determinate nel bloccare l’iniziativa che avrebbe mandato in polvere una tradizione produttiva millenaria. Da qui, prima l’idea del Concorso dedicato ed ora quella di avviare la costituzione di un Osservatorio nazionale che coinvolga  tutte le regioni italiane, il Ministero delle Politiche Agricole e i privati. Il progetto è quello di costituire una Fondazione pubblico-privata come presidio per la tutela e valorizzazione dei vini rosati.  ]]>