Innovazione e cultura: due facce di una medaglia che cambia il volto di una città fino a renderla “smart city”. Il giovane assessore all’Innovazione e politiche comunitarie della città di Lecce, Alessandro Delli Noci, ne è, a buon diritto, convinto, dandone piena testimonianza nel corso della tavola rotonda della quinta edizione dello Smau a Bari, il 6 febbraio 2013. Nel nuovo padiglione della Fiera del Levante Delli Noci è intervenuto, nel corso dell’evento fieristico dedicato alla tecnologia e al mondo dell’informatica, per indicare il percorso intrapreso dalla città di Lecce perché cittadini e imprese siano innovativi. Come? Attraverso una sinergia tra pubblico e privato, per il bene comune, passando attraverso una crescita socio-culturale del territorio. L’assessore Delli Noci è attualmente amministratore del capoluogo salentino, con alle spalle una laurea in ingegneria e il merito di essere stato tra i fondatori della cooperativa Officine Cantelmo. Si tratta di un contenitore culturale per gli studenti universitari e non, ma, più in generale, per la comunità leccese. Un incubatore d’impresa che elargisce servizi gratuiti in favore di diversamente abili e studenti, con sportelli informativi che facilitano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, in un mercato sempre meno accessibile alle giovani generazioni. Un’esperienza di lavoro che ha consentito a Delli Noci di conoscere a fondo i bisogni dei giovani, di relazionarsi con il mondo della pubblica amministrazione con un approccio propositivo, per il bene della comunità. Nel corso del suo intervento, allo Smau di Bari, l’assessore leccese ha sottolineato quanto sia fondamentale che una “smart city” debba essere, prima di tutto, una “smart community”, ovvero uno spazio ove i cittadini, con l’apporto delle tecnologie, possano scoprire o riscoprire il vero senso di comunità. Ed è appunto ciò che sta accadendo a Lecce. Su questo aspetto, ha fatto sapere, “abbiamo accolto l’idea di Legacoop Puglia delle cooperative di comunità”. Nel programma di lavoro, infatti, c’è la volontà di puntare sull’“efficientamento energetico, sull’ambiente, la mobilità sostenibile”. E la cooperativa di comunità, come luogo in cui i cittadini diventano reali protagonisti, può essere strumento di costruzione e valorizzazione di “servizi di assistenza sociale innovativi e telematici che sperimenteremo nella nostra città, in cui i cittadini si aiutano l’un l’altro e aumentano il senso della comunità, diventando anche loro intelligenti”. “Un lungimirante amministratore – ha dichiarato il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, ai margini della conferenza – è colui che sa mettere al centro i bisogni dei cittadini e il valore di ciascuna persona come costruttrice attiva del proprio futuro e di quello della comunità in cui vive. Una città è intelligente se sa muoversi mettendo insieme le risorse che ha disposizioni: culturali, sociali, economiche e tecnologiche. E’ questo il senso della cooperativa di comunità e che l’assessore Delli Noci, insieme alle sua amministrazione, ha colto con intelligenza in un territorio che ha tutte le carte in regola per essere capitale europea della cultura e una perfetta smart city”. La stretta connessione tra cultura e innovazione, per Alessandro Delli Noci, sta proprio nella necessità di uno sviluppo della conoscenza. “Solo una città creativa può prepararsi al futuro, diventando un laboratorio in cui si sviluppano idee intelligenti di cambiamento, innovazione ed evoluzione culturale. Uno dei cambiamenti, forse, più promettenti dell’era digitale è la trasformazione delle città”, come percorso, passaggio e scambio di conoscenze.]]>
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