Legacoop ha compiuto l’anno scorso un passo importante. Il 38° Congresso Nazionale ha confermato, infatti, la presenza della Commissione Pari opportunità nello statuto dell’organizzazione e ha indicato nel 30% la quota minima di genere negli organismi di direzione a livello nazionale e territoriale. Analoga indicazione, richiamando gli orientamenti per la governance delle cooperative già approvati, ha dato per la composizione dei Consigli d’amministrazione delle imprese associate. Ora è compito di tutti, a tutti i livelli, mettere in pratica queste indicazioni, per sostenere lo sviluppo dell’occupazione femminile e valorizzare il lavoro delle donne nel sistema cooperativo, come si legge in una nota i Legacoop nazionale. Per questo è necessario che nelle regioni, in cui non è stato ancora fatto, venga costituita la Commissione Pari Opportunità con previsione statutaria. Fondamentale è, infatti, il ruolo che queste articolazioni territoriali sono chiamate a svolgere: le Commissioni territoriali sono i sensori del lavoro più generale della Commissione nazionale e lo strumento per promuovere e comunicare le buone pratiche sul territorio. Questa attenzione deve entrare in ogni cooperativa: è necessario, infatti, che i soci delle cooperative, alla scadenza, pongano attenzione, nella composizione dei Consigli d’amministrazione, al riequilibrio di genere. In questa direzione, è opportuna un’attenta azione di monitoraggio da parte delle organizzazioni Legacoop territoriali e potrà essere utile la costituzione, promossa dalla Commissione Pari opportunità, di un Albo di curricula di donne in grado di diventare, per caratteristiche formative e professionali, consiglieri di amministrazione di cooperative.   L’Emilia-Romagna condivide i progetti nati dalla legge 53 dell’8 marzo 2000 La Commissione Pari opportunità di Legacoop Emilia-Romagna ha recentemente comunicato l’elevato numero di progetti presentati da cooperative associate a valere sulla legge n.53 per il sostegno della maternità e della paternità, che sono stati approvati. Questi progetti sono stati messi a disposizione degli altri territori ed è stata dichiarata la disponibilità a momenti di approfondimento comune e di affiancamento nei confronti di cooperative localizzate in altre aree del Paese per la predisposizione di nuove idee progettuali. In Lombardia al via un monitoraggio per spingere le presenze rosa nei Cda Tra le iniziative che si stanno mettendo in moto, sulla scorta degli input del Congresso, in Lombardia grazie all’impegno della locale Commissione Pari opportunità si lavora per mettere a punto un progetto finalizzato in primo luogo a verificare l’effettiva presenza femminile nei Consigli d’amministrazione delle cooperative associate, e poi, a promuovere, nel tempo, il suo rafforzamento.   Toscana, sono on line le Pari opportunità Una vetrina per le Pari opportunità: è www.pariopportunita.legacooptoscana.coop, il sito della Commissione Pari opportunità di Legacoop Toscana. Oltre alle notizie sulla Commissione, si possono consultare atti, provvedimenti normativi nazionali e regionali su politiche di genere, pari opportunità e imprenditoria femminile. Focus anche sulle donne con ruoli di rilievo nelle cooperative e sui progetti sviluppati per la presentazione sulla legge 53/2000.   Rinnovo degli organi sociali a Coopfond entrano cinque donne Ce n’era una soltanto, oggi le donne nel Consiglio d’amministrazione e nel Collegio sindacale di Coopfond sono cinque. E sono donne il vicepresidente del Fondo e il presidente del Collegio sindacale: il rinnovo degli organi avvenuto con l’assemblea del dicembre scorso ha portato nel Fondo mutualistico di Legacoop una presenza femminile importante e, soprattutto, qualificata, dovuta non soltanto al rispetto delle quote, ma alla valorizzazione della competenza.]]>