Sono 453 le cooperative agroalimentari aderenti alle tre Centrali Cooperative pugliesi, Agci, Confcooperative e Legacoop, con 3438 occupati e un fatturato complessivo di 800 milioni di euro. Ma soprattutto 214.639 soci di aziende agricole che conferiscono gran parte del loro prodotto alle cooperative garantendo la qualità e tracciabilità della produzione agroalimentare pugliese. Sono i numeri della Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI) Puglia settore Agroalimentare, che  per la prima volta si è riunita in assemblea a Bari . Alla Fiera del Levante nella Sala Cineporto, lunedì 30 marzo 2015, la cooperazione agroalimentare pugliese si è confrontata per mettere a punto le proposte e il programma di lavoro dell’Alleanza delle Cooperative Italiane  settore agroalimentare che rappresenta la quasi totalità del sistema cooperativo pugliese. Un incontro per dare forza e prospettive di sviluppo al sistema agroalimentare pugliese, con un programma di lavoro articolato e condiviso, alla presenza, tra gli altri del coordinatore dell’ACI Puglia Agroalimentare, Angelo Petruzzella, del presidente ACI Puglia, Marco PAGANO,  del copresidente Nazionale ACI Settore Agroalimentare,  Gianpaolo Buonfiglio e dal  Presidente nazionale  dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare, Giorgio Mercuri. “Le cooperative agroalimentari rappresentano un modello produttivo che geneticamente – così ha aperto i lavori Angelo Petruzzella -, da sempre, incorpora i concetti di qualità, salubrità, tracciabilità, salvaguardia del paesaggio rurale: concetti che oggi tutte le imprese cercano di comunicare,  di garantire, perché fortemente richiesto e voluto dai consumatori”. L’agroalimentare è settore trainante della Puglia ma si può e deve fare di più attraverso l’aggregazione, la cooperazione e vere Organizzazioni di Produttori, per superare i limiti di un tessuto produttivo agricolo estremamente polverizzato : la Puglia vanta il più alto numero di aziende agricole, ovvero circa 275.000, delle quali, però, il 90% ha una superficie tra 0,3 e 5 ettari. La cooperazione, dunque, è indispensabile per migliorare il reddito delle aziende agricole. La politica regionale sta dimostrando di riconoscere il valore della cooperazione. Non solo una legge approvata a sostegno della cooperazione in agricoltura, ma anche un nuovo Programma di Sviluppo Rurale , oggi all’esame dell’UE,  nel quale ci sono tutte le premesse, le condizioni, affinché  la cooperazione possa giocare un ruolo determinante, di punto di riferimento, per legare gli investimenti per l’innovazione e lo sviluppo delle produzioni agroalimentari, in progetti di filiera  che partano dalle aziende agricole associate, dagli investimenti necessari alle aziende agricole e arrivino, attraverso le cooperative ,  al mercato”. L’Alleanza delle Cooperative si pone l’obiettivo di rafforzare gli strumenti a supporto della commercializzazione e della internazionalizzazione, perchè  le produzioni pugliesi, per quantità e  qualità, possono ritagliarsi spazi ancora più significativi  sui mercati globali. Un forte sostegno ai giovani , possibilmente riuniti in cooperative di conduzione,  per l’avvio di nuove imprese con i terreni abbandonati o in procinto di esserlo.  La costituzione della Banca della terra prevista dal nuovo PSR, è uno strumento importante, ma l’Alleanza delle Cooperative vuol far diventare da subito le cooperative di trasformazione  punti di riferimento  per la messa a disposizione di terreni agricoli,  da parte di agricoltori anziani che non sono più in grado di condurli”. Una forte attenzione alle politiche di settore: olivicoltura,  vitivinicoltura,  ortofrutta, cerealicoltura,  lattiero-caseario, forestazione. Tutti settori per i quali la Puglia vanta primati produttivi e produzioni di eccellenza , con grandi prospettive di sviluppo. L’assemblea ha infine rivolto un accorato appello per una più forte azione di contrasto  alla “Xylella fastidiosa”. Occorrono risorse adeguate per la ricerca e per il sostegno alle imprese agricole e alle cooperative  Ma è anche indispensabile mettere subito in campo un piano per l’ innovazione e il rilancio dell’olivicoltura salentina. Sono questi i principali temi affrontati dall’assemblea e ripresi nelle conclusioni del presidente Giorgio Mercuri.]]>