Massimiliano Maggio, in merito all’accordo interconfederale, siglato il 18 settembre 2013, tra le tre maggiori Centrali Cooperative, Legacoop, Confcooperative e AGCI, e le tre Organizzazioni sindacali confederali, Cgil, Cisl e Uil.   L’accordo in parola sancisce finalmente le regole e i criteri relativi alla misurazione della rappresentatività e, di tal guisa, determina le logiche di legittimazione alla contrattazione, nazionale e decentrata (territoriale e aziendale). Entrambe le parti, nella premessa, definiscono gli obiettivi comuni, individuandoli nella promozione e sviluppo dell’impresa cooperativa (“tipologia di impresa che può contribuire al rilancio del Paese, valorizzare il ruolo del lavoro, sviluppare le istanze di partecipazione dei lavoratori all’impresa e di autogestione, perseguire il raggiungimento dell’obiettivo di assicurare buona e stabile occupazione, concorrere nel processo di coesione sociale nella promozione delle politiche di inclusione”), nonché nella lotta ai fenomeni del dumping contrattuale e della cooperazione “spuria. L’accordo, altresì, detta regole certe al fine di attribuire efficacia “erga omnes” – di origine pattizia e non legale, posta l’insuperabilità del dettato dell’art. 39 Cost. – agli accordi nazionali firmati da OO.SS. che esprimano una rappresentatività, calcolata secondo le logiche ivi stabilite, di almeno il 50% + 1: siffatti contratti saranno efficaci anche per quei lavoratori e quelle Centrali Cooperative che, pur non avendo siglato l’accordo nazionale, siano parti dell’accordo interconfederale oggetto della presente disamina. Infine, regole importanti vengono fissate per le contrattazioni decentrate (territoriali e aziendali): in tali dinamiche, viene valorizzata la (effettiva) partecipazione dei lavoratori, a prescindere dalla loro adesione ai sindacati, attraverso processi di condivisione (rectius: approvazione preventiva) dei contratti – territoriali e aziendali – di secondo livello. Pertanto, si ritiene che un fondamentale tassello sia stato aggiunto al complesso sistema di relazioni industriali del mondo cooperativo (stante la particolarità della figura del socio lavoratore), che sempre più si candida a diventare centrale nelle dinamiche economiche del Paese.   In allegato l’ACCORDO 18 SETT 2013 _ RAPPRESENTANZA IN COOPERAZIONE e la Lettera alle strutture Legacoop per accordo rappresentanza – 19 set 2013 del responsabile Ufficio Politiche del Lavoro, Relazioni Industriali e Previdenza di Legacoop, Carlo Marignani.]]>