Si può fare“, ovvero si può essere uniti, nonostante i cent’anni di divisioni, per un unico e grande obiettivo, in  favore delle persone e del nostro Paese Tre parole scandite dal presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Giuliano Poletti, di fronte a migliaia di persone all’Assemblea nazionale che si è svolta a Roma, nel grande Auditorium della Conciliazione. Tanti cooperatori, soci e lavoratori, politici esponenti del governo nazionale, ministri, deputati e senatori, insieme a tutte le rappresentanze provinciali e regionali delle tre organizzazioni cooperative, Legacoop, Confcooperative e Agci, che si sono unite sotto un’unica sigla,  Anche dalla Puglia una folta delegazione di cooperatori, insieme alla Presidenza di Legacoop Puglia. Per il presidente Legacoop Puglia e neo nominato, altresì, componente della presidenza nazionale Legacoop, Carmelo Rollo, “è stata una giornata strordinaria, che ha consacrato un’alleanza in cui tutti crediamo da tempo e che consoliderà il lavoro svolto in questi anni. Al servizio delle persone e delle cooperative, motore di sviluppo della nostra economia”. Poletti, nel corso del suo intervento, ha presentato i sei punti focali dell’azione dell’Aci per  fare ripartire il Paese, in un manifesto programmatico dell’intero mondo della cooperazione italiana. Innanzitutto “riavviare l’economia e il lavoro, salvaguardare la coesione nazionale e sviluppare l’equità sociale, governare la spesa pubblica senza tagli lineari ma con interventi calibrati e mirati, semplificare a livello amministrativo con meno Stato, dove si può, e più Stato dove serve; ripristinare la credibilità delle istituzioni; riformare gli aspetti istituzionali, snellendo le procedure decisionali senza abbassare il livello di democrazia. Si tratta di programma in cui le Cooperative intendono essere protagoniste per portare l’economia fuori dal baratro, precisando che “non si esce dalla crisi solo chiedendo che gli altri facciano la loro parte senza impegnarsi a fondo in prima persona”. Nel corso dell’assemblea è emersa l’idea condivisa del’importanza dello strumento cooperativo per uscire dalla crisi. Il video messaggio del presidente del Consiglio, Enrico Letta (impossibilitato a partecipare all’Assemblea dell’Alleanza delle Cooperative per il concomitante Consiglio dei Ministri), lo ha confermato: “La vostra proposta di economia sociale di mercato – ha detto -, che poggia sui valori di solidarietà, sussidiarietà ed autonomia, è fondamentale per uscire da una crisi, come quella attuale, che trae origine da quella finanza che ha pensato di poter far nascere denaro con denaro”. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, nel suo breve intervento all’Assemblea dell’Alleanza delle Cooperative (alla quale è giunto in tarda mattinata, al termine del Consiglio dei Ministri) ha esordito dicendo di essere “stato un cooperatore in una cooperativa di costruzioni”, del quale conserva un ricordo bellissimo. “I costituenti  -ha proseguito Zanonato –  hanno individuato, nell’articolo 45, la funzione sociale dell’attività cooperativa che concorre per lo sviluppo ed il lavoro”. Rivolgendosi al mondo delle imprese cooperative, il ministro delle Politiche agricole e alimentari, Nunzia De Girolamo,  ha sottolineato il ruolo di primo piano e il “contributo davvero prezioso per il rilancio di tutto il Paese”. “Non possiamo – ha ribadito – accettare che i nostri imprenditori siano sottoposti a una pressione fiscale eccessiva e ad  un esagerato carico burocratico. Dobbiamo intervenire in questa direzione, altrimenti non si possono raggiungere obiettivi di competitività e di crescita. Il rinvio dell’aumento dell’Iva è un passo in avanti, ma l’aumento va scongiurato definitivamente”. Significativo, nel corso dell’assemblea anche il messaggio inviato dal segretario di Stato Vaticano cardinal Tarcisio Bertone: “Occorre avere una concezione del profitto non limitata solo all’aspetto individualista-egoistico del guadagno di denaro. Al tempo stesso bisogna tenere in grande considerazione il rispetto del creato, ambiente affidato da Dio all’uomo perché lo custodisca e lo coltivi”. Il Papa “coglie volentieri l’opportunità – scrive Bertone – per sottolineare l’importanza che la forma delle cooperative riveste nella Dottrina sociale della Chiesa”.  ]]>