Anche per i prodotti della filiera ittica, con un elevato standard qualitativo controllato, ci sarà il marchio «Prodotti di qualità Puglia». E’ quanto deciso dal gruppo di lavoro costituito presso l’assessorato regionale pugliese alle Risorse agroalimentari , insieme alle associazioni di categoria pugliese del settore, tra cui Lega Pesca. Il marchio di qualità è già riconosciuto per i prodotti agricoli prodotti agricoli e alimentari ad elevato standard qualitativo controllato. Al tavolo di lavoro, che si è tenuto giovedì primo agosto 2013, hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale Fabrizio Nardoni, e il responsabile pugliese di Lega Pesca, Angelo Petruzzella. Un marchio siffatto, oltre che valorizzare e rendere riconoscibile un prodotto, consente, con l’indicazione d’origine, azioni di informazione, pubblicità, marketing e accreditamento sui mercati delle tipicità pugliesi. “E’ un’azione voluta fortemente dalle associazioni del settore. Adesso – rende noto Petruzzella – si sta lavorando alacremente per tutelare e promuovere al meglio anche la filiera ittica”. “Siamo in una fase già avanzata degli accordi previsti per la definizione dei disciplinari di produzione per questa filiera – commenta il responsabile del progetto per l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari Fabrizio De Castro,– e pensiamo di poter registrare i primi risultati già a partire dal mese di settembre”. Alla riunione a cui ha partecipato anche il dirigente dell’Ufficio Associazionismo Alimentazione Tutela e Qualità della Regione, Nicola Laricchia, ha preso parte anche il prof. Giulio Malorgio del Dipartimento Ingegneria ed economia agraria dell’Università di Bologna che coordinerà il gruppo di esperti chiamato a redigere i tre disciplinari di accesso al Marchio che riguarderanno il settore ittico. La definizione dei disciplinari di produzione farà riferimento a tre categorie: pesca (piccola e grande pesca), acquacoltura e molluschicoltura. Il gruppo di lavoro insediatosi, e costituito da esperti di fama nazionale su indicazione del prof. Malorgio, dovrà tener conto anche delle indicazioni che arriveranno dal mercato al consumo al fine di predisporre al meglio gli strumenti utili per valorizzare la produzione pugliese. Le associazioni di categoria presenti (Lega Pesca, Agci Pesca, Federpesca e Federcopesca) nel ribadire il particolare momento di crisi che sta attraversando il settore, hanno condiviso lo spirito e le finalità racchiuse nel potenziale di marketing del Marchio “Prodotti di qualità Puglia”, considerato un’utile strumento di rilancio del settore spesso schiacciato da politiche di mercato globalizzato che penalizzano proprio il pescato e le produzioni ittiche italiane e pugliesi in particolare. Per questa ragione nell’incontro di ieri si è ritenuto indispensabile l’avvio da parte delle Associazioni e in collaborazione con lo Sportello qualità della Regione, di una campagna di adesione al marchio da parte delle aziende di settore in attesa dei disciplinari specifici. Il prossimo incontro del gruppo di lavoro è previsto per il 20 settembre. In quell’occasione si valuteranno le indicazioni provenienti dal mercato e dal mondo della pesca pugliese e si discuteranno le prime bozze dei disciplinari di categoria. ]]>
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