Astragali Teatro, all’interno della sua rassegna al Teatro Paisiello, “Scene del desiderio” ospita “Desiderio e necessità del teatro”. E’ l’incontro di lunedì 24 febbraio 2014 alle ore 19.00 con l’attrice Manuela Kustermann, in conversazione con Carla Petrachi. La serata è dedicata alle tappe fondamentali della sua carriera da attrice e regista, analizzando in particolare i due momenti nodali del suo percorso formativo e artistico: gli inizi con Carmelo Bene e l’esperienza ventennale con Gianfranco Nanni. Attraverso le parole dell’attrice, allora, si delineerà il mestiere dell’attore e la grande scelta di vita che è il teatro. Manuela Kustermann esordisce giovanissima nel ruolo di Ofelia nell’Amleto di Carmelo Bene. Attiva dal 1967 al fianco di Giancarlo Nanni, ha interpretato gli spettacoli principali del gruppo La Fede, divenendo una delle figure-simbolo del teatro sperimentale fiorito a Roma dopo la metà degli anni Sessanta. Ha dato vita, sempre per la regia di Nanni, a una vasta galleria di complessi personaggi femminili del repertorio classico e moderno. Dopo la morte di Giancarlo Nanni avvenuta nel 2010, Manuela Kustermann rimane da sola alla direzione artistica del Teatro Vascello, continuando in quella ricerca di spinta verso il nuovo che ha da sempre caratterizzato le stagioni del Teatro Vascello. L’ingresso è gratuito. Inoltre Astragali, il 25, sempre per TEATRI ABITATI, ospita, altresì, il Teatro Vascello con lo spettacolo Il padiglione delle meraviglie”, di Ettore Petrolini. E’ scritto da Ettore Petrolini nel 1924: è una delle opere teatrali più amare e crudeli del grande attore e drammaturgo romano. “Il Padiglione” è il trionfo della parola e del corpo, di sfide reali o simulate, di serragli di uomini e donne ‘mostruosi’ che, come mezzo primario di sopravvivenza, si offrono al famelico bisogno di stupore e spaesamento del pubblico. Tiberio, Lalli, Sirena Tigre, Amalù, Zenaide, Evelina, sono i personaggi di un mondo ammaliatore e ipnotico, ma anche precario ed emarginato, intriso di un carattere cruento, in cui i sentimenti primari prendono il sopravvento sopra ogni convenzione sociale. Il tessuto drammaturgico dello spettacolo integra nel testo di Petrolini, lasciato pressoché intatto, i contributi scritti dal poeta Elio Pecora per alcuni personaggi. La parola poetica fa da eco alle ‘voci di dentro’ delle creature petroliniane che, improvvisamente, per un attimo, si esprimono con parole nuove, inaspettate. “Il testo è una prigione, diceva Petrolini, occorre evaderne! L’attore deve saper entrare e uscire dal personaggio, dismettere i panni della finzione e rivelare se stesso”. L’ingresso è di 10 euro Ridotto per studenti 8 (adisu) e per tesserati (ZEI)   Per informazioni e prenotazioni: 0832.306194/3209168440 www.astragali.org teatro@astragali.org ]]>