Conoscere per tempo, già dalla prima infanzia, le atipie comportamentali dei bambini con disturbo autistico (DSA-Disturbo Spettro Autstico), attraverso una adeguata e attenta diagnosi precoce che possa ridurre l’impatto sul neurosviluppo con l’avanzare dell’età. Oggi lo spettro autistico è una delle patologie più diffuse, con un’incidenza sulla popolazione stimata tra 1 bambino su 150 e 1 su 60 (rilevazione del Center for Disease Control Usa). Occupazione e Solidarietà, cooperativa sociale di Bari, impegnata da tempo in numerose iniziative finalizzate alla valutazione degli effetti del disturbo autistico e migliorare la qualità della vita di coloro che ne sono affetti, come anche delle loro famiglie, ha organizzato una giornata di approfondimento, il prossimo sabato 12 marzo 2016. Dal titolo “Autismo e diagnosi precoce” al Nicolaus Hotel di Bari, a partire dalle ore 9.00, la cooperativa promuove l’evento “Otto Passi avanti” (già tenutosi in varie località d’Europa e Sud America): un dibattito, alla presenza di esperti del settore neuropsichiatrico infantile, preceduto dalla proiezione del docu-film “Ocho pasos adelante” di Selene Colombo, dedicato all’importanza di conoscere immediatamente i segni distintivi dell’autismo. E’ il racconto di cinque bambini diversamente affetti da DSA, delle loro famiglie e dell’esperienza dei loro terapisti giorno dopo giorno. Un vero e proprio strumento di lavoro, utilizzato, in America e Italia, per formare tutte le figure professionali a contatto con i bambini (tra i 0 e i 5 anni circa), nonché gli studenti universitari delle facoltà interessate. All’evento parteciperanno la dottoressa Maria Luisa Scattoni dell’Istituto Superiore di Sanità, il responsabile del UOS di Neuropsichiatria infantile di Bari, Cesare Porcelli, e il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano. L’iniziativa rientra nel progetto “MUSA – Metodologie Ubiquitarie di inclusione sociale per l’Autismo”, progetto di ricerca finalizzato alla creazione di Home Lab per lo screening precoce con l’utilizzo di tecnologie avanzate e innovative, grazie anche al supporto di partner tecnologici, ovvero CNR-ISAI (Istituto Scienza Applicate e Sistemi Intelligenti, FVB, Behaviours Lab). Il progetto MUSA, di cui Occupazione e Solidarietà è capofila, rientra nei “Cluster tecnologici regionali per l’Innovazione” sostenuti dalla Regione Puglia. Un Home Lab è un laboratorio/residenza che ha l’obiettivo di accogliere famiglie per il tempo di studio, valutazione diagnostica ed ecologica e trattamento intensivo precoce attraverso strumenti metodologici e tecnologie biomediche non invasive. Una nuova possibilità di assistenza socio-sanitaria, dunque, per la ricerca e la terapia dell’autismo. Come? Attraverso l’individuazione delle anomalie di comportamento, lo studio dei processi relazionali all’interno della famiglia e dell’ambiente naturale, e l’applicazione eco-relazionale che coinvolge il nucleo familiare, diverso al trattamento usuale discontinuo e ambulatoriale ()in cui non è prevista la presenza dei genitori).]]>
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