Un cd-rom per denunciare il lavoro nero degli immigrati al Sud. Si chiama “Artisti contro il caporalato” ed è stato realizzato in Puglia, anche grazie all’importante contributo di Legacoop Puglia, dopo i fatti di Nardò (Le). In quell’occasione, nell’agosto scorso, lavoratori immigrati e la Federazioni lavoratori agroindustria (Flai) furono protagonisti di un momento di forte rivendicazione dei diritti e della dignità del lavoro, seguito da un concerto nella piazza principale della città salentina. Ne dà notizia il quotidiano L’Unità, in un articolo pubblicato il 14 ottobre 2011 e scritto dal giornalista Massimo Franchi. Il segretario generale della Flai-Cgil, Stefania Crogi, intervistata da Franchi, sottolinea “la grande dignità con cui è stato organizzato lo sciopero,e l’importanza del CD,” per sostenere e diffondere il messaggio di chi lotta per i diritti e per un lavoro giusto e dignitoso”. Nella lotta allo sfruttamento del lavoro sommerso c’è ancora molto da fare, nonostante la manovra di ferragosto (un decreto convertito in legge) che introduce il reato di caporalato. Lo denunciano la Flai e la senatrice del Pd Colomba Mongiello, che parlano di un’inadeguatezza della norma. “Perché non prevede – spiega la senatrice – tutela e copertura per il lavoratore che denuncia il caporale”, nonché la concessione del permesso di soggiorno a chi denuncia o premi per le aziende oneste. Il cd, dunque, è un simbolo della protesta e della lotta ancora in atto, contro lo sfruttamento e per la rivendicazione di diritti come quello di voto e dell’ottenimento del permesso di soggiorno. Alleghiamo l’articolo de “L’Unità”.]]>
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