primo Rapporto sullo stato della cooperazione in Puglia, realizzato dalle quattro principali Centrali Cooperative, nell’ambito del progetto  «Produciamo energia positiva», finanziato dalla Regione Puglia. Nel sala Ester Ada della presidenza della Regione Puglia, il 19 dicembre 2012, alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, Legacoop Puglia, insieme a Confcooperative, Agci e Unci, hanno presentato i risultati della ricerca quali e quantitativa sullo stato della cooperazione pugliese. Con i referenti delle Centrali cooperative pugliesi, tra cui il presidente di Legacoop, Carmelo Rollo, e il presidente di Confcooperative, Marco Pagano, sono intervenuti il coordinatore generale di progetto, Giovanni Tricarico, e la coordinatrice della ricerca qualitativa, Caterina Nardulli, che hanno esposto in breve i risultati. La ricerca è stata realizzata su un campione estratto di 4 mila cooperative, con circa 1.800 questionari compilati su fatturato, numero dei soci, struttura patrimoniale, servizi erogati. Nonché contenenti domande finalizzate alla valutazione complessiva del sistema cooperativo, alla definizione delle aspettative delle imprese e all’individuazione dei bisogni di servizi percepiti come strategici e di quelli formativi. Un totale di 250 mila soci: il 39 per cento nelle province di Bari e Bat, il 22 per cento nella provincia di Foggia, il 16 per cento in quella di Lecce, il 13 per cento a Taranto e il 10 per cento nella provincia di Brindisi”. Il sistema cooperativo registra numeri importanti e un indirizzo di sviluppo che punta alla formazione interna, alle nuove tecnologie, all’utilizzo modesto dei finanziamenti pubblici. “E’ la prima ricerca sul mondo cooperativo nella nostra Regione – ha esordito il presidente Rollo -. Una raccolta di dati per capire al meglio non solo il numero d’imprese attive sul nostro territorio, ma per valutare il reale tessuto economico pugliese, considerando la cooperazione strumento trainante dell’economia in Puglia nei diversi settori”. Il progetto promosso dalle Centrali “ci ha permesso di fare rete – ha poi proseguito il presidente di Legacoop Puglia – per un obiettivo comune, al servizio, soprattutto, delle giovani generazione che intendano investire nell’innovazione, nella ricerca, nella cultura, per esempio. “La cooperazione – ha concluso Carmelo Rollo – è strumento privilegiato per fronteggiare questo grave momento di crisi. Ma, soprattutto, una forma d’impresa che offre ai ragazzi concrete possibilità di costruirsi un futuro, di innovare e crescere. Aggregarsi significa risollevarsi dall’immobilismo economico, creando sinergie per intraprendere nuove strade con il contributo di tutti”. Piena fiducia nella forza cooperativa anche da parte della vice presidente regionale Loredana Capone che ha sottolineato la volontà di “promuovere le cooperative che operano in tutti i settori per offrire vantaggi sia alle imprese che all’intera collettività. Anche in un momento di così grave crisi, le cooperative rappresentano uno strumento per fare impresa rivolto a giovani e donne che aspirino a entrare nel mercato del lavoro. Creare e sviluppare cooperative – ha detto ancora – è un’opportunità da non perdere: è per questo che la Regione Puglia ha sostenuto la nascita di una rete di sportelli di consulenza sul territorio. Il settore della cooperazione sociale “esprime in pieno il concetto di pari opportunità con il 49 per cento di presenza femminile sul totale dei lavoratori; il 51 per cento sul numero dei soci e circa il 46 per cento negli organi amministrativi”.   Il progetto “Produciamo Energia Positiva” e cenni sulla ricerca Il Progetto «Produciamo energia positiva» ha l’obiettivo di promuovere, organizzare e sviluppare la cooperazione in Puglia. Si è articolato, difatti, in più azioni integrate. Prima fra tutte la creazione di una rete di 14 sportelli d’informazione e consulenza d’impresa cooperativa. Dislocati sul tutto il territorio pugliese, offrono assistenza giuridica specializzata, di marketing, amministrativa e di  pianificazione economico-finanziaria. Sono stati, altresì, organizzati e promossi laboratori di approfondimento sul tema della cooperazione. Nonché seminari e incontri con i cittadini, in partenariato con gli enti locali e regionali. La ricerca qualitativa, coordinata da Caterina Nardulli e realizzata con “interviste in profondità”, ha fatto emergere i punti di forza e opportunità delle cooperative pugliesi, nonché criticità e minacce. Primo fra tutti il valore legato alla centralità della persona e del lavoro, l’apertura ai giovani, il ricambio intergenerazionale delle risorse umane impiegate e l’elevata possibilità d’inserimento lavorativo, sotto forma di auto imprenditorialità. Elementi, invece, di frizione per la crescita e lo sviluppo di una cooperativa sono: l’“invecchiamento di alcuni aspetti organizzativi e strutturali, che necessiterebbero di essere modificati o, addirittura scardinati”, e, ancora, “lo scarso sostegno al credito e all’investimento”, ostacolo alla creazione di nuova cooperazione. In conclusione, è emerso che il mondo cooperativo

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