È partito da Bari il percorso di costruzione del piano strategico del Consorzio Nazionale dei Servizi, che al suo interno raccoglie 170 cooperative. Un percorso che continuerà il 5 marzo a Napoli e il 26 a Palermo.

Dopo il ricordo di Paolo Laguardia, ex presidente di Legacoop Basilicata nonché già Coordinatore Comitato Mezzogiorno di Legacoop Produzione e Servizi, scomparso improvvisamente la scorsa settimana, nella sede di Legacoop Puglia a Bari, davanti a numerose cooperative, il neo presidente Italo Corsale ha inaugurato la fase di ascolto del territorio, “primo passo – ha detto – verso la scrittura del nuovo piano industriale”.

Tra gli interventi, anche quello di Loredana Durante, Coordinamento Mezzogiorno di Legacoop Produzione e Servizi, che ha poi lanciato un messaggio al CNS: “Le cooperative hanno potenzialità di crescita ma vanno messe nelle stesse condizioni. Cooperare tra cooperative deve essere reale e al consorzio si chiede di facilitarci in questo lavoro”. L’incontro per Corsale è stato anche l’occasione per spiegare l’idea di Consorzio per i prossimi anni e per illustrare le prime azioni messe in campo dal suo insediamento: direzione commerciale unica, semplificazione e snellimento delle procedure interne, stesura di nuove linee guida con maggiore attenzione al business. Corsale ha definito il Consorzio un facilitatore di crescita per le cooperative, precisando, però, che per crescita non si intende solo l’incremento del volume d’affari: “La mia idea del Consorzio – ha sottolineato – è quella di aiutare le cooperative a crescere, ma a 360 gradi, contestualmente all’aumento del volume d’affari”. Il presidente ha poi ribadito la necessità di allargare il CNS a settori a più alta marginalità, come energia, logistica ed ecologia, dove attualmente il numero di soci è limitato.

Le sue parole sono state accolte con soddisfazione da alcuni rappresentanti delle cooperative, come Angelo Di Sabato (Cooperativa Ariete), che ha sottolineato la necessità di “risintonizzare i soci e il Consorzio” e ha ribadito come “la crescita delle cooperative deve andare di pari passo con un adeguamento al cambiamento”.

Il Presidente Produzione e Servizi Puglia Pasquale Ferrante ha dichiarato: “Il CNS parte da un punto di grande forza rappresentato dal valore delle diverse competenze presenti nella sua base sociale, che prescinde dalla dimensione e localizzazione delle cooperative. Ma ciò non basta per stare sul mercato nell’attuale contesto competitivo laddove già all’interno dello stesso CNS non avvenga il processo di disseminazione e implementazione che accompagni le cooperative associate in particolar modo quelle di più ridotte dimensioni verso l’adozione di modelli innovativi finalizzati ad un efficace consolidamento organizzativo, operativo e, conseguentemente, patrimoniale. Le pratiche di ricerca e sviluppo, – ha continuato Ferrante – anche nel percorso strategico di sostenibilità, intraprese dal CNS devono trovare il modo di essere trasferite alle associate in modo diffuso se si vuole essere competitivi e valoriali nell’attuale contesto di mercato che dobbiamo ampliare nei suoi confini territoriali. Vi sprono a ragionare in questi termini sul piano industriale, che mi piacerebbe si chiamasse piano di visione”.