Lo stato di salute del settore agroalimentare nel Mezzogiorno e il ruolo della cooperazione in Puglia. Sono stati questi i temi principali affrontati nel corso dell’Assemblea regionale delle cooperative agroalimentari, che si è svolta a Noicattaro, il 24 febbraio 2012. L’aggregazione è motore di sviluppo, di crescita, di cambiamento in positivo: è quanto emerso dal congresso, anche alla luce di una recessione economica che interessa non solo il tacco d’Italia ma tutto il territorio nazionale nei diversi comparti economici, tra cui quello agroalimentare. Si è parlato anche di sviluppo nel segno dell’unità, soprattutto: a tal proposito si è sottolineato il progetto, già avviato, di unificazione delle tre centrali cooperative (Legacoop, Confcooperative e Agci) nell’Alleanza delle cooperative italiane, ovvero ACI, per fare sistema. Il presidente della grande azienda ortofrutticola “OP Terra di Bari”, Luigi Rizzo, ha ospitato l’assemblea nella cooperativa noiana. Davanti a una folta platea di soci, imprenditori, associazioni di categoria, rappresentanti di istituti bancari, il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, ha moderato l’incontro, cui erano presenti l’assessore all’Agricoltura, Dario Stefàno, il responsabile regionale di Legacoop Agroalimentare, Angelo Petruzzella, e il direttore generale di Legacoop Agroalimentare, Giuseppe Piscopo. Protagoniste del congresso di quest’anno due cooperative “Apofruit” e “Granlatte-Granarolo”, con posizioni di leadership nel panorama agroalimentare italiano. Ad esporre i due progetti industriali, esempi di sviluppo e aggregazione, per i quali Legacoop ha dato un valido contributo coinvolgendo tante cooperative pugliesi, sono stati i presidenti Mario Tamanti (di “Apofruit”) e Gianpiero Calzolari (“Granlatte-Granarolo”). Al termine dell’Assemblea sono stati nominati i delegati per la prossima assemblea nazionale di Legacoop Agroalimentare. “Noi tutti – ha esordito Petruzzella – speriamo e vogliamo che questa sia l’ultima assemblea congressuale che svolgiamo come Legacoop Agroalimentare e che la prossima, possibilmente prima della scadenza ordinaria quadriennale, sia la prima assemblea congressuale dell’Associazione delle Cooperative italiane del settore agroalimentare”. Il responsabile regionale Petruzzella ha esposto, con una relazione approfondita, i punti di debolezza del sistema cooperativo meridionale, avanzando, anche a nome degli operatori del settore, valide proposte motivate, “per fare più grande e importante il sistema cooperativo”. Ha sottolineato, inoltre, l’impegno di Legacoop, perché lo sviluppo passi ”attraverso un pieno coinvolgimento delle realtà produttive meridionali”. Si tratta di “limiti storici”, come le polverizzazioni delle superfici agricole, i mercati ridotti delle imprese agroalimentari e le forme di aggregazione di prodotto piuttosto limitate. Un appuntamento importante a Noicattaro, dunque, per fare il punto delle situazione, dinanzi all’assessore Stefàno, rispetto al sistema cooperativo nel Mezzogiorno e, più nello specifico, in Puglia. Un’occasione per valutare gli strumenti che le aziende e le associazioni hanno, come i Progetti integrati di filiera (Pif) e le Organizzazioni di Prodotto (OP). Tutti mezzi validi ma, come si è ribadito nel corso dell’assemblea, che devono essere utilizzate al meglio: è necessario, per esempio, che “i Pif si trasformino in aggregazioni stabili, che vadano oltre la contingenza” e che le “OP siano realmente organizzazioni di prodotto e non carrozzoni burocratici, che aggregano solo carte”, ha denunciato Petruzzella. Proprio riguardo i Pif, l’assessore Stefàno ha invocato la necessità di assumere decisioni condivise perché non si rivelino “uno strumento di mera spesa. La filiera è un valore – ha aggiunto – da non disperdere ed è necessario, piuttosto, concentrarsi sull’aggregare l’offerta”. L’assessore ha, inoltre, auspicato che quello in corso possa essere davvero l’anno delle aggregazioni. “Nella conferenza Stato-Regioni – ha raccontato – ho parlato del tema calamità che ha colpito gravemente le nostre terre. In Puglia, purtroppo, arriverà poco perché l’Ue destina risorse di carattere ordinario e straordinario solo là dove ci sono OP e non a sistemi frammentari”. Un monito quello dell’assessore e un vero e proprio augurio per tutti. Il presidente di “OP Terra di Bari”, ringraziando tutti i presenti, ha apprezzato il lavoro con i Psr e i Pif svolto dall’assessore Stefàno e riconosciuto, per la sua impresa, il supporto tecnico, organizzativo e formativo che nel corso di questi anni ha svolto Legacoop Puglia, insieme al suo ente di formazione, Forpuglia. “Da Soli non c’è storia, è vero”, ha sottolineato Rizzo, citando lo slogan dell’ultima campagna promozionale dell’associazione pugliese, in occasione dell’Anno Internazionale della cooperazione, indetto dall’Onu (il 2012). “La cooperazione è fondamentale in tempo di crisi. Gli operatori del settore agricolo sono da sempre i soggetti deboli del tessuto economico e le Op posso essere un baluardo, soprattutto in Puglia, anche attraverso aggregazioni interne, oltre che esterne”, proprio come è successo alla cooperativa di Noicattaro. Significative le relazioni esposte dai rappresentanti dei due importanti progetti industriali delle cooperative “Apofruit” e “Granlatte-Granarolo”. Esempi di lavoro di aggregazioni che fanno del bene ai produttori pugliesi, integrati in una filiera di ampio respiro, nel rispetto del “marchio di Puglia”, come ha spiegato il presidente di “Granarolo”, Gianpiero Calzolari. Lo scenario agricolo e ortofrutticolo, nello specifico, “necessita di cambiamento”: ha dichiarato, invece, nel suo discorso, il direttore della cooperativa emiliana “Apofruit”, Mario Tamanti. In questo senso la cooperazione può intervenire in positivo, anche perché “in Puglia, in particolare, è difficile valorizzare i prodotti fuori dai confini nazionali”. Certamente, come è emerso dall’assemblea, il quadro organizzativo delle aziende pugliesi, nel settore alimentare, ortofrutticolo, oleario, non è dei migliori. Ma il presidente di Legacoop puglia, Carmelo Rollo, ha chiosato sottolineando che il fare sistema può aiutare tutti, in molti nostri settori produttivi. “Credo – ha detto con fiducia – che una piccola parte la possiamo fare tutti insieme, con le persone, con i colleghi delle altre associazioni. L’Alleanza delle cooperative è un percorso. Ma non è l’unico. Abbiamo molte strade da poter percorrere, purché lo facciamo insieme. Abbiamo necessità di fare sintesi di tutto ciò che ognuno di noi può fare per questo territorio”.]]>
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