Nell’ambito del progetto triennale “le case dei ragazzi e delle ragazze”, il 5 luglio gli alunni dell’Alighieri-Diaz di Lecce, si esibiranno in “Terra scalza”, esito del laboratorio teatrale coordinato dagli attori del Teatro Koreja.

Offrire opportunità educative a carattere laboratoriale e un percorso esperienziale che contribuisca alla crescita degli adolescenti che vivono in realtà a rischio dispersione scolastica. E’ il principale obiettivo del progetto triennale Le case speciali dei ragazzi e delle ragazze –  selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, Bando Adolescenza,che ha preso avvio lo scorso Gennaio presso i Cantieri teatrali Koreja di Lecce.A conclusione della prima fase di progetto, il 5 luglio alle ore 19.00, un gruppo di alunni del primo anno dell’Istituto Comprensivo “Alighieri-Diaz”, guidati dagli attori e pedagoghi del Teatro Koreja Giorgia Cocozza e Anđelka Vulić con la collaborazione di Carlo Durante, presenterà al pubblico il frutto del laboratorio teatrale dal titolo TERRA SCALZA. Prendendo spunto dalla leggenda della Spada nella roccia e dopo aver tentato di rispondere a quesiti come: Cosa mi ferisce? Quando mi sento solo? Quando mi nascondo per stare da solo? Possiamo cambiare insieme? Qual è il mio potere? Quando sono stato coraggioso? Sono libero? Chi è ricco? si è cercato di riflettere sull’importanza dell’ascolto, del confronto, della ricerca di un’armonia nel disaccordo, del gruppo.Stare scalzi significa tornare a toccare, a percepire la terra sulla quale camminiamo, ricercare l’essenziale, il necessario, abbandonare le sovrastrutture e le inutili armature che, anziché proteggerci, ci isolano e allontanano dagli altri.Alla fine dell’anno scolastico, si è conclusa anche la prima fase delle attività con gli alunni delle classi prime dell’Istituto leccese che hanno aderito al progetto. Grazie alla collaborazione con l’Istituto scolastico si è riusciti nell’intento di offrire ad alcuni ragazzi, le cui condizioni economiche o sociali di partenza hanno spesso negato diverse opportunità, l’occasione di scoprire nuovi modi di riflettere sulla propria condizione e sulle relazioni che intrattengono con il mondo esterno. ( ufficio stampa Koreja)

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