Carmelo Rollo intervenendo nella tappa del progetto itinerante “Passi” per la promozione della cooperazione, nel castello di Sannicandro di Bari che ha messo il primo passo per la creazione di una cooperativa di comunità. A Sannicandro sembrano crederci in molti. A cominciare dall’amministrazione comunale che l’aveva inserita già nel programma elettorale come strumento di sviluppo del territorio che mette le persone al centro dei propri bisogni e le fa attivare per soddisfarli. E proprio da una sala del Castello Normanno Svevo è partita la sfida della comunità. Immaginando una gestione del castello che lo faccia vivere tutti i giorni dell’anno riempiendolo di attività e la promozione delle eccellenze del territorio, il turismo e l’agricoltura sono i due asset sui quali si proverà ad “impegnare” la cittadinanza attiva. La pensa così il sindaco Giuseppe Giannone, “pronto ad intraprendere il percorso, fatto di ascolto e di partecipazione con idee e progetti che impattino sul territorio i cui benefici restino nella comunità”. Iniziando da bisogni concreti. “Noi – ha detto Rosa Verni, assessore alle politiche sociali – abbiamo vinto un bando che ci permette di ristrutturare un vecchio asilo nido per le mamme lavoratrici di Sannicandro. Ecco, la cooperativa di comunità potrebbe cominciare con la gestione di un asilo dove immaginiamo anche una mensa a km zero. Ci piacerebbe tanto che quelle cucine che ristruttureremo possano servire a tutte le scuole presenti sul territorio sannicandrese”. Agricoltura sociale, dunque, mensa a km zero, tutti progetti nel dna delle cooperativa di comunità, a sostegno delle quali la Regione Puglia da qualche giorno ha pubblicato un avviso pubblico con una dotazione finanziaria di 500 mila euro del FSE ai quali stanno per sommarsi altri 900mila di fondi strutturali. Lo ha annunciato nel suo intervento nell’incontro di “Passi”, Annamaria Candela, Direttore Sezione Inclusione Sociale Attiva e Innovazione Reti Sociali della Regione Puglia. “Quello che stiamo immaginando – ha detto . è che il welfare di questa regione possa associare al welfare tradizionale formule nuove di coinvolgimento delle comunità. All’interno del programma “Puglia sociale in” abbiamo messo in fila alcune opportunità importanti come il bando Puglia Capitale Sociale 2.0 aperto ad organizzazioni di volontariato e ad associazioni di promozione sociale che vogliano sviluppare nuove attività e il bando per le cooperative di comunità, che è un unicum in Italia e anche in Puglia, che raccoglie la sfida ambiziosa di sollecitare le comunità in un’ottica in cui chi partecipa porta con sé capitale sociale sì, ma soprattutto idee e competenze”. Una fase questa che arriva dopo l’ascolto della cittadinanza dalla quale si raccolgono i bisogni più urgenti, come ha sottolineato Stefano Marastoni, economista e dirigente Arti Puglia.]]>