“Rinunciare a una libertà individuale per conquistarne una più grande a livello collettivo”. Così il direttore generale di Conad, Francesco Pugliese, parlando di cooperazione ai ragazzi delle Officine Cantelmo a Lecce. Una grande lezione di economia, di politica e di vita. Nella soleggiata mattina di venerdì 10 maggio 2013, si è tenuto nel capoluogo salentino il primo seminario organizzato da Legacoop Puglia, in collaborazione con Officine Cantelmo e l’associazione studentesca Link-Udu, dal titolo “I Giovani incontrano gli esperti”. In un incontro-dibattito con studenti e laureati salentini si è parlato di cooperazione, come risorsa per le giovani generazioni con la quale poter costruire il proprio futuro. Sono intervenuti, insieme a Pugliese, il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, il presidente di Officine Cantelmo, Marco Cataldo, e il referente di Link, Carlo Monticelli. Nella Mediateca Polifunzionale della cooperativa leccese, tanti i giovani intervenuti ad ascoltare due esperti e rappresentanti del mondo cooperativo. Un incontro che, considerando anche le domande dei ragazzi, è stato occasione per rispolverare qualche nozione di economia e marketing. Nonché proficuo momento per spunti di riflessione. Soprattutto in “questo particolare momento storico – ha sottolineato Rollo – in cui lo strumento cooperativo può essere lo spiraglio, quella forza salvifica per far ripartire l’economia. Per mettere al centro la persona, proprio come stiamo cercando di fare come associazione di categoria, promuovendo con idee e progetti la forma d’impresa che aggrega persone, prima che capitali, e che ha la forza di rilanciare anche i nostri territori. Le cooperative di comunità di Melpignano e Tricase (Le) ne sono un esempio”. Tante le domande e le idee emerse nel corso della giornata da parte dei ragazzi. Francesco Pugliese, manager della più grande cooperativa di dettaglianti in Italia, si è presentato ai ragazzi, raccontando di sé, del suo lungo percorso professionale, da giovane dipendente del noto pastificio Barilla, a direttore generale di una delle più grandi realtà di distribuzione, non solo sul territorio nazionale. “Il nostro – ha spiegato Pugliese – è un operare collettivo. E’ bandito il pronome personale io: si utilizza il noi”, proprio come accade in un nucleo familiare. Un elemento che rafforza il valore intrinseco della cooperazione e delle persone, unite per il medesimo obiettivo, per il bene comune, appunto. Ai ragazzi, tra le altre cose, Pugliese ha raccontato come una cooperativa riesce a resistere alla crisi, a differenza di altre forme d’impresa. “I soci rinunciano ad uno 0,3% per trasferirlo al fondo di riserva indivisibile, non tassato, utile, come nel caso di Conad, a rimodernare i punti vendita”. Una ricchezza reinvestita per il bene di tutti, dunque. Il direttore generale di Conad, insieme al presidente Legacoop Puglia, ha risposto alle domande dei ragazzi, illustrando nella pratica cosa significa realizzare e gestire una cooperativa, anche a dispetto del “silenzio della politica”. Quali opportunità reali esistono per mettere a sistema idee e progetti innovativi dei quali sopratutto i giovani sono portatori. Cosa significa mettersi insieme e “insieme essere attori di sviluppo e crescita”. Dal dibattito è emersa una considerazione importante sul modello cooperativo: la forza nel “noi”, ovvero dei soci e di tutti coloro che scelgono di portare avanti un’idea imprenditoriale. “Dietro uno che vince, ci sono milioni che perdono”, ha concluso Pugliese. Nella cooperazione accade esattamente il contrario.]]>
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