Pagare i debiti delle pubbliche amministrazioni alle imprese creditrici è un atto di interesse nazionale, perché evita fallimenti a catena con inevitabili ripercussioni sull’occupazione, può contribuire alla ripresa dell’economia, fornendo direttamente risorse al sistema produttivo, e dare un chiaro segnale di inversione del clima di sfiducia sulle possibilità di sviluppo del Paese. È quanto afferma presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Giuliano Poletti, anche a nome dei Copresidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri, confermando la posizione espressa dai rappresentanti dell’Alleanza, nel corso della riunione svoltasi il 4 apirle 2013 nella sede del Ministero dell’Economia (dopo la decisione di rinviare la riunione del Consiglio dei Ministri). “È importante – sottolinea Poletti – che vengano definite procedure semplici e certe per il rapido pagamento dei 40 miliardi stanziati per il 2013 e 2014: procedure troppo complicate ed affidate alla volontarietà degli enti debitori hanno infatti già dimostrato di essere sostanzialmente inefficaci”. “Il testo illustrato nella riunione di ieri – aggiunge – è, per questi motivi, assolutamente insoddisfacente e va corretto in modo da rendere obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni la ricognizione dei debiti e la successiva richiesta delle risorse necessarie per i pagamenti ai fondi appositamente istituiti; qualora gli enti debitori fossero inadempienti, vanno previste semplici procedure che consentano la richiesta diretta da parte delle imprese creditrici”. Oltre a ribadire la richiesta di “rafforzare la possibilità, per le imprese, di compensazione tra crediti e debiti erariali e previdenziali”, il presidente dell’ACI indica la necessità di porsi da subito l’obiettivo di completare, nei prossimi anni, il pagamento dell’intero stock di debito accumulato dalle pubbliche amministrazioni, ben superiore al doppio delle somme stanziate. “Occorre perciò” -conclude Poletti- “definire da subito un percorso preciso per il totale pagamento e concordarlo con le istituzioni comunitarie”.]]>