«Dedicato alla nostra terra» è la pasta pugliese al 100%. Il pastificio Granoro l’ha presentata ad Orsara di Puglia (Foggia), in Villa Jamele, nel cuore dei monti dauni. «Dedicato» è l’importante risultato di un accordo di filiera tra la «Cooperativa Agricola Fra’ Coltivatori» di Apricena, il «Molino De Vita» e il pastificio «Granoro», con il supporto di Legacoop Agroalimentare. Un accordo che lega la produzione agricola a quella di trasformazione, con l’unico obiettivo di dare valore ai prodotti regionali e garantire la tracciabilità e la qualità dei prodotti finali. Con il marchio regionale «Prodotti di qualità Puglia», la pasta «Granoro» possiede il segno distintivo di qualità collettivo comunitario con indicazione di origine che ne garantisce la qualità e l’origine. La pasta «Dedicato», difatti, è il risultato di una scelta di varietà di grano tutta pugliese per farne un prodotto di altissimo valore. In totale 10.000 quintali di pasta pugliese al 100%, grazie ai 25 coltivatori riuniti col nome «Fra’ Coltivatori», 500 ettari coinvolti e 14.000 quintali di semola stoccati separatamente nei Molini De Vita. «Dedicato» ha un contenuto proteico del 13% e, quindi, superiore al requisito minimo del 12% richiesto dal Marchio prodotti di Qualità Puglia. “La cooperativa Fra’ coltivatori di Apricena, aderente a Legacoop Puglia – ha spiegato il presidente Legacoop Agroalimentare, Angelo Petruzzella, tra gli ospiti – è, sia per il volume di prodotto lavorato sia per quello commercializzato, fra le maggiori dell’Italia meridionale e ha avviato un progetto di filiera che va dal grano sino alla pasta”. Per l’assessore pugliese alle Risorse agroalimentari, Dario Stefàno, intervenuto all’incontro “è una giornata significativa questa. Col progetto di Granoro, diventato realtà con la prima pasta certificata al 100% pugliese, trova conferma l’idea di una filiera tutta pugliese e del valore aggiunto che porta al territorio. Mi auguro che dopo l’iniziativa di Granoro possano poi essercene altre”. A certificare la qualità della pasta Granoro anche l’agronomo, Fernando Di Chio, che ha seguito sul campo tutte le attività e che ha confermato come sia stato difficoltoso ma importante armonizzare le produzioni dei 25 produttori, con il risultato ottimale relativo agli alti livelli di proteine. L’amministratore delegato di Granoro, Marina Mastromauro, ha evidenziato quanto, appunto, sia stato importante “nel percorso che ha portato al Marchio Prodotti di Qualità Puglia, elevare le proteine”. Per la precisione si chiamano Core, Ignazio, Iride, Saragolla e Sfinge i grani della capitanata utilizzati. “Ci siamo impegnati – ha dichiarato il direttore della cooperativa di Apricena, Michele Narciso – a fornire alla Granoro 20 mila quintali l’anno di grano: il ritorno economico, per noi, è dato dal buon contenuto proteico. Siamo 5 mila produttori: ci piacerebbe allargare la platea a numero più alto di associati”. Alla giornata, insieme al Giandomenico Marcone del pastificio Granoro e a Nicola De Vita dell’Industria Agroalimentare «De Vita»,hanno partecipato anche l’assessore provinciale della BAT, Franco Caputo, lo chef «Stella Michelin» Vinod Sookar, una delegazione delle Associazioni cuochi del foggiano guidati da Pietro Martinelli. Con loro Piero Conte del ristorante «Terranima» di Bari, premiato dal «Gastronauta» come miglior ristorante d’Italia 2012 e il regista di «Focaccia Blues» Nico Cirasola.]]>
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