Un lavoro per reintegrarsi nella società, ma sopratutto per riuscire a recuperare quel senso di dignità che ogni persona ha diritto di avere per se stessa. Un lavoro che per qualcuno è stato “il sole”, forse dopo lunghi periodi di buio. Per qualcun’altro l’incitamento a voler andar avanti. Un lavoro, dunque, inteso come diritto inalienabile, anche per persone con disagio psichico. “Nessuno fuori”, appunto. Proprio come è stato intitolato il progetto d’inserimento lavorativo dedicato a donne e uomini con disabilità mentale. Sono  quattro le cooperative sociali di Bari, Spazi Nuovi, L’Obiettivo, Equal Time e Albedo, che, riunite in Ats hanno realizzato percorsi di accompagnamento lavorativo , attraverso un’attività mirata  di matching tra pazienti e aziende. In totale undici mesi di tirocinio per venti persone, tra cui otto donne, in diverse realtà aziendali piccole e grandi del comune di Bari, e di diversi settori merceologici. Questa mattina a Bari, nel Centro Diurno “Cunegonda”, sono stati presentati i risultati di “Nessuno Fuori”, in collaborazione con il Comune di Bari e Legacoop Puglia.  “Un grazie alle quattro cooperative che, ancora una volta, dimostrano l’impegno nell’aver costruito un progetto in cui realmente è al centro la persona”. Così il presidente Legacoop Puglia,  Carmelo Rollo, intervenuto nel corso dell’evento. “Un percorso realizzato perché  ‘nessuno resti fuori’, che includa realmente, che riabiliti tutti alla vita sociale. Che realizzi forme d’inclusione, dunque, senza limiti né pareti, aperta a chiunque ne abbia bisogno, attraverso percorsi condivisi che conferiscono maggiore valore e protagonismo a tutti”. A presentare nel dettaglio il progetto “Nessuno Fuori” sono state le referenti di tre delle quattro cooperative coinvolte: la presidente della coop L’Obiettivo, Marisa Lacandela, la psicologa di Spazi Nuovi, Giulia Di Nanna, e la presidente di Equal Time, Flora Colamussi, la quale, in particolar modo, ha tenuto a ribadire gli ottimi risultati del progetto. “I pazienti coinvolti hanno dimostrato una frequenza pressoché continuativa, con una bassissima percentuale di abbandono del percorso, pari solo al10%. Il ringraziamento va anche alle imprese che hanno aderito al programma – ha proseguito Colamussi –  e dimostrato che alienazione del lavoro si può superare quando c’è la responsabilità sociale”. A testimoniare l’attività di tirocinio dei venti pazienti anche le imprese, con i tutor e i responsabili risorse umane, tra cui Giuseppina Roccella di Ikea Bari: “Quello cui abbiamo aderito è un progetto che non dovrebbe costituire un’eccezione”, ha spiegato Roccella, la quale ha altresì evidenziato come si stia cercando di dare continuità lavorativa anche a tirocinio terminato. L’assessore al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico, ha concluso i lavori, consegnando gli attestati di tirocinio e ringraziando con entusiasmo le cooperative per aver dato piena continuità e sostegno allo sviluppo di interventi di inclusione, come previsto dal Piano Sociale di Zona dell’Ambito di Bari]]>