Sottratti ancora una volta e vergognosamente gli strumenti di lavoro alla cooperativa Terre di Puglia Libera Terra: prima un trattore, il più grande, utilizzato per le attività nei campi sottratti alla mafia, adesso un camion, gasolio e diverse attrezzature. Un atto vile e mediocre non solo contro le ragazze e i ragazzi che portano avanti  volontariamente un luogo che adesso, grazie a Libera Terra, è presidio di legalità. Ma, più generale, contro ognuno di noi, contro le nostre comunità. Perché dietro un bene confiscato c’è la ribellione e la rabbia di un intero territorio”. Così il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, all’indomani dei furti subiti, per la seconda volta e a distanza di pochi mesi, dalla Cooperativa “Terre di Puglia – Libera Terra” che gestisce una villa confiscata alla mafia in località Torchiarolo (Br). “Al presidente Alessandro Leo, a tutti coloro che quotidianamente sono impegnati nelle attività e nella difesa dei campi, la nostra solidarietà e, sopratutto, il nostro impegno ad esserci come organizzazione nella strenua difesa della legalità. Alle nostre cooperative agricole, ai soci tutti, chiederemo l’impegno a sostenere, nelle loro possibilità, eventuali bisogni di attrezzature e materiale utile a portare avanti il lavoro nei campi di Libera in Puglia. La vostra amarezza e preoccupazione sono nostre. Non siete soli: non lo sarete mai”.]]>