Nuovo Teatro Abeliano ha festaggiato il Natale e accoglierà  il nuovo anno con gli spettatori all’insegna di una lunga programmazione teatrale. Torna in scena il 25, 26, 27 e 28 dicembre alle 21, il 29 dicembre alle 18 e il 1 gennaio alle 21 Scèche-Spirre, la nuova produzione del Gruppo Abeliano diretta da Vito Signorile che, dopo aver aperto lo scorso novembre la rassegna ACTOR, ha già riscosso grandi successi di pubblico e di critica. Tratto dall’opera di Vito Carofiglio e pubblicata da Edizioni dal Sud, La femmene qualunque, lo spettacolo attraversa le più belle pagine di Shakespeare nell’inusuale geografia di Bari vecchia. Proprio nel borgo antico di Bari una donna, interpretata da Tiziana Schiavarelli, sogna di recitare con il suo attore preferito e, addormentandosi, si ritrova nei vicoli, nelle piazze e sui sagrati delle chiese, dove rivive e riscrive a suo modo i personaggi più belli dell’Autore. Incontra così i dubbi e la fame di vita di Amleto, le passioni di Romeo, la rabbia di Lear, Marcantonio che compiange Giulio Cesare, e infine il bugiardo e gaglioffo Falstaff. Una girandola di incontri tra sogno e realtà, tra vita e teatro che entrano con il sapore e il colore del dialetto barese nel vissuto popolare, traducendo e trasformando il teatro shakespiriano in una filigrana di emozioni e sentimenti vivi, possibili e presenti. Nella pubblicazione del testo, Carofiglio offrì molti spunti di riflessione sul valore della lingua- dialetto e sul significato della traduzione. Un valore che l’Abeliano ha fatto suo sin dalle origini e che oggi ritorna nell’allestimento di questo spettacolo che vuole concedersi la visionarietà di un affresco, la gioia di una lingua che è principalmente di relazione e la sfida e il piacere di confrontarsi con due grandi maestri. In scena oltre a Tiziana Schiavarelli, Vito Signorile nei panni di Lear, Roberto Corradino nei panni di Marcantonio e di Principino, Davide Ceddia che ha composto anche le musiche e le canzoni dello spettacolo, nei panni di Amleto e di Romeo, e inoltre Felice Alloggio, Nico Salatino per il matto del re, Enzo Vacca e alle tastiere dal vivo Roberto Baratto. Scèche-Spirre è un gioco di sentimenti e di passioni, di lingue e di culture, un atto di amore per il teatro e per la città, che a partire dal primo pensiero della sua messa in scena ha messo in moto emozioni, impegno e dedizione di tutte le persone che l’Abeliano ha incontrato mentre si avvicinava al debutto. Tre mesi di prove su palco e venti repliche per spettatori di tutte le età, nel segno di un teatro colto e popolare. Fonte: Red. Abeliano]]>