Legacoop  Puglia che, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità e Politiche di Genere della Legacoop Regionale, hanno dato vita ad un “Patto Sociale di Genere” (finanziato  dalla Regione Puglia) . Obiettivo del progetto: monitorare , informare e formare  per eliminare, nel mondo lavorativo, qualsiasi barriera, rendendo democratico l’accesso al mondo del lavoro senza discriminazioni di genere. Il fine ultimo riguarda la costituzione di un “Tavolo Permanente di Partenariato sulle Politiche di Genere della provincia di Taranto”. A Bari, invece, è Legacoop Puglia, con la sua commissione Pari Opportunità, ad essere capofila del progetto sul “Patto sociale di genere” cittadino Il “Patto sociale di genere della Provincia di Taranto” è promosso dalle cooperative pugliesi «Il Girasole» ed « Eureka», che si occupano dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, e «Spazi Nuovi», specializzata nella fornitura di servizi per la riabilitazione psichiatrica. “Si tratta di tre realtà – ha spiegato la direttora della cooperativa «Spazi Nuovi», Antonella Caldarulo, intervenuta per spiegare il progetto –  che provano ad attivare meccanismi di collaborazione con consulenti e sindacati per monitorare e focalizzare richieste mirate delle donne lavoratrici e capire i punti di criticità che riguardano la conciliazione. Con l’obiettivo finale di trovare soluzioni di flessibilità che tengano conto delle loro richieste”. Insieme alla direttora Caldarulo, sono intervenute alla giornata seminariale, come relatrici, la presidente della Commissione Pari Opportunità e Politiche di Genere  di Legacoop Puglia, Flora Colamussi,  che ha spiegato il lavoro svolto sino ad oggi a Bari e in Puglia, in materia di politiche di genere, e la consigliera per le Pari opportunità della provincia tarantina, Barbara Gambillara, promotrice del progetto «C.O.N.C.I.L.I.A.». “Il nostro impegno – ha sottolineato la Colamussi – è stato ed è quello di promuovere politiche di parità in Puglia e nella cooperazione pugliese”. La Commissione, insieme a Legacoop Puglia, è al  lavoro per implementare  i percorsi di abbattimento degli ostacoli alla segregazione verticale per esempio attraverso l’impegno a promuovere  l’acquisizione delle  quote rosa nei c.d.a delle cooperative,  trasferendo, di fatto, a queste ultime,  quanto decretato dal Congresso regionale del febbraio 2011:  l’inammissibilità di una quota di genere inferiore al 30% negli organi dirigenti della Associazione Regionale. La Commissione, inoltre, ha promosso la sottoscrizione della  Carta per le Pari Opportunità e sostenuto la raccolta firma per la modifica della Legge Elettorale Regionale in favore dell’introduzione della  “Doppia preferenza” nella elezione del  consiglio regionale. A Taranto, come nel resto della Puglia, “c’è tutto l’impegno per migliorare i servizi a favore delle donne lavoratrici. Dal seminario è emerso, infatti, la necessità di tutelare e il lavoro femminile, non solo per motivi etici ma perché requisito imprescindibile di una società vivibile. “Ogni 100 posti creati per le donne – ha specificato Flora Colamussi – si crea uno sviluppo economico anche  attraverso  la conseguente creazione di 15  nuovi posti di lavoro. Si crea economia sostenibile perché molta parte di quel  15% di indotto creato dall’incremento occupazionale di genere,  si sviluppa in  servizi non delocalizzabili, ad elevato impiego di manodopera e a basso tasso di mobilità territoriale che consente il bilanciamento vita lavoro delle donne e  degli uomini. ”. Dunque lavoro femminile come sinonimo di crescita economica, solidale e sostenibile. I patti sociali di genere in Puglia costituiscono  azioni concrete per promuovere il lavoro femminile e l’accesso democratico occupazionale. Anche l’impegno per modificare le condizioni contrattuali e definire una contrattazione di II livello è un’altra dimostrazione reale perché sia realizzato un contratto con modifiche precise determinate dalle esigenze di conciliazione e finalizzato alla creazione di  benessere sociale.]]>