Legacoop Puglia sottoscrive pienamente la petizione contro lo “split payment”, il meccanismo secondo cui le Pubbliche Amministrazioni dovranno versare l’IVA relativa alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei loro confronti. “L’ausipicio è che si trovi, quanto prima una soluzione, per evitare tensioni finanziarie delle imprese che rischiano il collasso. Con la conseguenza della mancata ripresa del Paese”. Con lo “split payment” le imprese non ricevono più Iva dalla Pa, che la versa direttamente all’Erario, e devono continuare a pagarla ai loro fornitori. Una conseguenza “gravissima per le nostre cooperative fortemente dalla scarsa liquidità causata dai noti ritardi dei pagamenti della PA”. La norma dello slit payment è contenuta nella Legge di Stabilità e rischia di bloccare la ripresa di molti settori, più di altri, colpiti dalla crisi, come quello delle costruzioni, per esempio. “Se è vero che lo Stato vuole sostenere gli sforzi delle imprese che non si arrendono alla crisi – spiega – spiega il presidente del settore Produzione e lavoro dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, Carlo Zini – con questa norma siamo al paradosso. Da una parte, infatti, lo Stato non onora nei tempi dovuti i propri debiti verso le imprese, dall’altra con lo ‘split payment’ toglie loro ulteriormente liquidità”. Contro la nuova norma sono scese in campo, in modo unitario, le imprese aderenti al’Acipl, all’Ance ed alle Associazioni degli Artigiani delle costruzioni. La campagna di protesta contro la misura del Governo che insieme hanno intrapreso prevede la petizione per tutte le imprese che lavorano con la Pubblica Amministrazione “No allo split payment”, che può essere sottoscritta on line all’indirizzo http://www.ance.it/net_ance/petizione.aspx]]>
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