Riabilitare un’impresa confiscata alla criminalità mafiosa e reinserirla nel tessuto sano dell’economia dei nostri territori è un atto dovuto non solo verso i lavoratori coinvolti ma anche verso tutta la società. Un lavoro di riconversione in cui le istituzioni, per prime, devono fare la loro parte. Con quello stesso impegno con cui i volontari dell’associazione «Libera» di Don Ciotti, insieme a tutte le cooperative associate, sono all’opera quotidianamente per dare nuova vita alle terre cadute nella rete mafiosa. La forma cooperativa è il primo strumento per dare ai lavoratori di un’azienda depauperata dalla mafia la speranza di una rinascita”. Lo afferma il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, manifestando la piena adesione della Lega delle cooperative pugliesi alla raccolta firme per la legge di iniziativa popolare, «Io riattivo il lavoro» ( che verrà presentata a Bari, oggi martedì 15 gennaio, nella sala consiliare della provincia di Bari), promossa dalla Cgil per favorire l’emersione alla legalità e tutelare i lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. “La lotta alla mafia è una battaglia che si combatte con l’impegno di tutti. Noi, come associazione di categoria, siamo da sempre impegnati nel contrastare ogni forma di lavoro irregolare, lavorando perché siano tutelate risorse stanziate per gli ammortizzatori sociali, per esempio, nonché gli strumenti finanziari in favore delle cooperative già esistenti e per quelle emergenti. Al fine, dunque, di scongiurare il grave rischio di un’intromissione malavitosa. Siamo certi che le nostre cooperative, come tutte quelle sane realtà produttive della nostra regione, sosterranno e diffonderanno questo tipo di iniziativa per il bene di ciascuna persona e per i giovani che si affacciano sul mondo del lavoro”.]]>
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