la presidenza di Lega Pesca, allarmata per il probabile svilimento delle funzioni attribuite al ministero delle  Politiche agricole, alimentari e forestali, all’indomani del neonato governo Monti. “Ciò, soprattutto, in un periodo in cui le istituzioni nazionali – si sottolinea – sono chiamate  a rispondere a nuovi gravosi, ma anche qualificanti, compiti dettati dalla Unione Europea, rispetto all’agricoltura e alla pesca.  Basti pensare alle imminenti scadenze legate alle pressoché contemporanee riforme della Politica agricola comune (PAC) e della Politica comune della pesca (PCP). Due politiche complesse e delicate che sono destinate a segnare marcatamente il futuro di due settori produttivi in fortissima crisi, ma in cui  l’Italia può giocare un ruolo di leadership nel Mediterraneo e non solo”. La Presidenza di Lega Pesca intende manifestare, comunque, il suo pieno appoggio e la fiducia al nascente Governo, “per ampliare, qualificare e valorizzare l’attività svolta fino ad oggi, in modo da  inserire a pieno titolo le filiere dell’agroalimentare nella programmazione economica del Paese, secondo il ruolo che loro compete”. Lega Pesca, in particolare, chiede la nomina di un sottosegretario ad hoc per la filiera ittica, “non solo in ragione delle molteplici specificità e peculiarità produttive e gestionali del settore, ma, soprattutto, in coerenza con le scelte organizzative delle istituzioni europee, che prevedono in seno al Consiglio, accanto al Commissario all’agricoltura,  uno specifico Commissario alla pesca”.]]>