LE MAESTRANZE CHE HANNO RESO FRUIBILE IL CANTIERE DELL’EX ROSSANI PER LE GIORNATE FAI.

Percorso di visita: allestimenti curati dalla Cooperativa L’internazionale che ha trasformato il cantiere in una galleria per le opere d’arte.

Cinquanta, determinati e instancabili. Sono le maestranze dell’impresa cooperativa L’Internazionale, che hanno reso fruibili gli spazi, in via di ristrutturazione, dell’ex Caserma Rossani, in occasione delle giornate Fai del 15 e 16 maggio.

Così, un luogo chiuso da 30 anni, che Bari aspetta di poter utilizzare dal 2008, da quando l’ex caserma è diventata proprietà dell’Amministrazione Comunale,  da cantiere in piena attività  è diventato un percorso guidato non solo della struttura, ma di opere d’arte che l’hanno resa ancor più affascinante. La struttura del corpo dove risiedeva il comandante un tempo è quella che ospiterà una biblioteca pubblica, la più grande del Sud con 40 sale studio a disposizione della cittadinanza, mentre la struttura un tempo residenza dei soldati, chiamata Casermetta sfrutterà un enorme spazio per diventare un centro multifunzionale per eventi culturali, mostre. Al suo interno è anche prevista una sala cinema da circa 40 posti e una sala conferenze.

La cooperativa, nel mezzo dei lavori che termineranno all’inizio di settembre, ha accolto con entusiasmo e passione l’idea di regalare alla città un assaggio del progetto finale, aprendo gli spazi ad una “camminata” in mezzo ad opere d’arte con annessi giochi di luce, in occasione delle giornate di primavera Fai. Ed è stato un vero successo. Complice la bella giornata sono stati tantissimi i visitatori curiosi di vedere lo stato di avanzamento dei lavori e di ammirare le personali allestite ad hoc.

Le mastranze de L’internazionale di Altamura, 50 lavoratori specializzati, ce l’hanno messa tutta e ci sono riusciti,  per far sì che il cantiere, con le sue insidie, fosse un luogo sicuro e fruibile per tutti. “Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’idea di aprire il cantiere al pubblico – ci aveva anticipato il direttore Leonardo Santoro – e lo abbiamo fatto con tutta la passione che mettiamo in ogni lavoro che realizziamo. Abbiamo studiato il percorso nei minimi dettagli per renderlo sicuro e piacevolmente percorribile anche a chi lo attraverserà su una sedia a rotelle. Ci siamo fatti carico di eliminare ogni barriera architettonica per garantire la fruizione di tutti i luoghi del percorso guidato. Un lavoro impegnativo ma eravamo certi che dare la possibilità di entrare in questo sito chiuso da 30 anni, avrebbe regalato alla città una grande emozione”

L’itinerario è stato pensato per ospitare i numerosi eventi collaterali in programma per le Giornate Fai come la mostra delle uniformi militari delle due guerre mondiali del collezionista Piero Violante, l’anteprima della mostra personale di Corrado Veneziano dedicata a Dante Alighieri a 700 anni dalla morte, da NON UNA DI MENO l’intallazione laser dedicata alla violenza sulle donne a cura di Ada Costa all’omaggio al sociologo Franco Cassano con un’opera in alluminio e Morse code dell’artista Jasmine Pignatelli. E infine TERMOPLAST, un Site Specific di Daniela Corbascio che ha utilizzato materiale del cantiere come tubi e stoffe, creati per il luogo.

Il lavoro appassionato della cooperativa, oltre alla realizzazione dell’itinerario in sicurezza, ha riguardato anche l’allestimento di tutto il necessario ad ospitare le opere d’arte, facendosi così carico dell’illuminazione, dei tavolini, della pulizia del cantiere per accogliere i cittadini che, a gruppi di 15, hanno potuto apprezzare le opere e la struttura.

Ristrutturazione, restauro di ambienti esterni ed interni con la riproduzione fedele dell’intero fabbricato costruito nel 1908, recupero dei pavimenti a disegni geometrici e policromi e di soffitti emersi dalle precedenti ristrutturazioni. Una tipologia di lavori nella quale la cooperativa, aveva già dato prova negli anni passati avendo all’attivo i lavori per la ricostruzione del Teatro Petruzzelli, la costruzione del Nuovo Padiglione della Fiera del Levante, ma anche il Palazzo Camponeschi, sede del rettorato dell’Università de L’Aquila, la ricostruzione post terremoto della chiesa di Onna. Con una esperienza quarantennale alle spalle, 80 tra soci e lavoratori, competenze tra le più ricercate sul mercato dell’edilizia, L’Internazionale incarna oggi tutto il bagaglio valoriale che il sistema cooperativo porta con sé e che prova ogni giorno e in ogni occasione a valorizzare: le persone. “Ci tenevamo a sottolineare – chiosa il presidente di Lagacoop Puglia Carmelo Rollo – che dietro la grande occasione delle giornate Fai che ci hanno dato un assaggio di ciò che diventerà il Parco Rossani e i suoi spazi interni, ci sono delle persone che con entusiasmo, passione e amore, l’hanno resa possibile. Ci sembrava giusto ringraziare le maestranze che hanno lavorato a tutto questo. Perché per noi dietro le cose, i progetti, le opere, ci sono sempre le persone il cui lavoro, come tutti gli altri, merita di essere onorato e ricordato”. E così è stato, anche da parte delle istituzioni locali. In particolare è stato il sindaco di Bari Antonio Decaro, che ha ufficialmente aperto gli spazi alla cittadinanza, a ringraziare pubblicamente le maestranze per il lavoro svolto e per quello che svolgeranno di qui a qualche mese, quando il progetto finito sarà consegnato e definitivamente donato alla città.