Perché scegliere una cooperativa piuttosto che una Srl? Le centrali cooperative offrono un servizio gratuito? E in una cooperativa le quote dei soci devono essere uguali per tutti? Come si sposa la ricerca con un’organizzazione d’impresa mutualistica? Sono alcuni dei quesiti che i giovani «Principi attivi» della Puglia hanno rivolto alle organizzazioni cooperative pugliesi, nel corso del workshop «La cooperazione incontra le nuove idee», organizzato a Bari il 6 dicembre, da Legacoop Puglia, Confcooperative, Agci e Unci ( insieme grazie al progetto sostenuto dalla Regione Puglia, «Produciamo energia positiva» ). Un incontro rivolto ai giovani che hanno vinto il bando regionale «Principi attivi» (che finanzigiovani start up d’impresa) o che hanno partecipato all’ultimo avviso. Ma, soprattutto, un’occasione per parlare dell’impresa cooperativa come formula vincente di auto-organizzazione che valorizza il capitale umano e porta sviluppo e benessere ai singoli come all’intera comunità. Le Centrali cooperative hanno dato vita ad una rete di sportelli d’informazione, promozione e consulenza in tutta la Puglia sul mondo della cooperazione. Un network efficace, soprattutto, in grado di accompagnare cooperatori o potenziali giovani imprenditori a sostenere la propria realtà d’impresa in forma associata, ad avviare una cooperativa, con il supporto di esperti e con servizi personalizzati, in forma completamente gratuita. Le politiche giovanili in Puglia valorizzano e incentivano le idee imprenditoriali dei ragazzi che hanno voglia di costruire il proprio futuro. Per le Centrali cooperative pugliesi sono, infatti, un’opportunità di sviluppo che, attraverso il modello cooperativo, possono apportare benessere a lungo termine valorizzando al meglio i talenti. I due workshop (il primo si è tenuto a Lecce, il 3 dicembre), organizzati dalle quattro organizzazioni cooperative, insieme grazie al progetto sostenuto dalla Regione Puglia, «Produciamo energia positiva», sono stati due importati momenti dedicati ai ragazzi per dialogare, capire e chiarire dubbi circa l’impresa cooperativa. Ad aprire i lavori e rispondere ai quesiti dei ragazzi presenti in sala, sono stati il presidente e la vice presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo e Annamaria Ricci, insieme al direttore di Confcooperative, Giovanni Tricarico. L’esperto revisore di Legacoop Puglia, Pasquale Ferrante, è, altresì, intervenuto per definire e chiarire, in qualità di tecnico, modi, vantaggi e limiti per creare un’impresa cooperativa. Significativi per i presenti in sala anche gli interventi della vice presidente regionale, Loredana Capone, dell’assessore alle Politiche giovanili della Regione Puglia, Nicola Fratoianni, e di Annibale D’Elia, dello staff di «Bollenti spiriti» per le azioni a sostegno dei giovani pugliesi. La cooperativa è uno strumento che valorizza idee imprenditoriali, l’esperienza professionale di ognuno, attraverso una forma virtuosa d’impresa locale, in grado di rispondere efficacemente alla crisi. “La crisi ci ha offerto un altro modo di fare economia – ha spiegato la vice presidente di Legacoop Puglia-. E’ la WeEconomy, l’ economia del «noi» che sposta l’ asse valoriale. Non più solo attenzione mercato, ma anche alle proprie risorse interne, ovvero al capitale umano”. E la formula cooperativa è in grado di fare ciò. “La cooperazione è, soprattutto – ha incalzato Carmelo Rollo -, uno strumento per agevolare i giovani in questo momento di difficoltà. Utile per costruire, per innovare e crescere”. E i bandi regionali che finanziano la creazione d’imprese innovative restano, secondo Rollo, fonti necessarie per incentivare le giovani generazioni ad investire nel proprio futuro, con la lungimiranza di costruire un’impresa solida in forma mutualistica. Un vantaggio, appunto, che solo questo tipo d’impresa può sostenere. “In ogni momento di crisi – ha sottolineato Loredana Capone – si è sempre ricorso alla cooperazione, sin dal 1848, in cui l’automazione aveva espulso una valanga di lavoratori dal sistema produttivo”. La cooperazione, dunque, come risposta concreta alla recessione, come sta accadendo oggi. “La Regione Puglia – ha proseguito – e le Centrali Cooperative, hanno deciso che insieme si può dare una mano, costituendo una serie di sportelli informativi. E il seminario di oggi chiude un percorso di formazione e informazione che si è fatto nelle città in cui si sono aperti gli sportelli in Puglia. Considerando quanto sia giusto che chi si occupa di cooperazione possa mettersi a disposizione di tutti e creare una comunità”. La Regione, ha fatto sapere la Capone in qualità di assessore allo Sviluppo economico e alla cooperazione, ha a disposizione 480 milioni di euro, dei quali una parte verrà destinata alla cooperazione. Un segnale positivo dall’amministrazione regionale rispetto al valore dell’impresa cooperativa per lo sviluppo del territorio. (amem)]]>
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